Condominio

Il quesito: limiti nel regolamento per le immissioni di odori

Cesarina Vittoria Vegni

Risposta
In caso di immissioni di fumi o odori, potrebbe essere approntata la tutela prevista dall’articolo 844 del Codice civile, che stabilisce la riduzione delle immissioni cosiddette intollerabili. La predetta norma si trova nell’ambito della disciplina dei rapporti di vicinato nella proprietà fondiaria, ma da tempo è ritenuta applicabile anche in ambito condominiale.Tuttavia, come ribadito dalla Corte di cassazione, le immissioni devono avere un carattere di continuità e quindi derivare da un’attività e da un comportamento continuativo. Si veda, ad esempio, la seguente massima: «Le immissioni di rumori e di gas provocati dall'uso del garage da parte dei condomini e che derivano dalla sosta dei veicoli in caso di incrocio e dall'utilizzo in salita della rampa non possono ritenersi tali da risultare intollerabili, attesa la non frequenza della prima ipotesi e la velocità comunque moderata dei veicoli, imposta dallo stato dei luoghi (respinta, nella specie, la domanda di ripristino dello stato dei luoghi avanzata da un condomino che lamentava un aggravamento apprezzabile delle condizioni abitative in seguito ai lavori effettuati dal condominio per regolarizzare l'accesso ai box»: Cassazione civile sezione VI 5 giugno 2012 n.9094).Posto ciò, si suggerisce anzitutto di verificare se nel regolamento di condominio sussistano delle clausole relative alla tutela della quiete e tranquillità domestiche.In ogni caso, l’assemblea potrebbe deliberare una regolamentazione circa gli orari in cui deve essere rispettato il riposo degli altri condomini ed eventuali accorgimenti per evitare la propagazione delle immissioni quando viene utilizzato il barbecue nei giardini di proprietà esclusiva.

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