Condominio

Sulla formazione dell’amministratore non servono chiarimenti ministeriali

di Gerardo Michele Martino *

Contrariamente a quanto da molti eccepito il Ministero della Giustizia, con Il Decreto Ministeriale del 13 Agosto 2014, n°140 ha licenziato un ottimo, impegnativo ed equilibrato intervento di natura liberale, che, emancipando la figura del responsabile scientifico, ha inteso liberare la formazione da costi improduttivi, rendendola snella, ma valida, ed aprendo la formazione medesima al mercato, senza alcun costo eccessivo, garantendo la serietà e qualità del percorso formativo, che, come strutturato, rispetta i migliori standard in materia.
Il medesimo Decreto non abbisogna di alcun chiarimento applicativo.
Di fatto il responsabile scientifico, assume la responsabilità del corso, si occupa sia del controllo relativo ai requisiti dei formatori, sia della verifica della rispondenza dei programmi a quanto disposto dal medesimo Decreto. Inoltre svolge attività di controllo in merito alle modalità di partecipazione al corso da parte degli studenti. Infine svolge attività di attestazione, ossia verifica che l'intero percorso didattico svolto dal corsista sia conforme a quanto predisposto dal Decreto Ministeriale, il responsabile scientifico è il garante della legittimità del corso medesimo, e ne attesta la conformità al Decreto.
Nel rispetto di quanto decretato c'è in ogni caso una certa autodeterminazione del medesimo soggetto il quale può e deve trovare autonomamente le soluzioni affinchè il corso, di cui attesta la legittimità, sia conforme al Decreto. Tutto ciò che non è disposto dal Decreto, ma che, non è in palese contrasto con quanto deliberato può e deve rientrare nella disponibilità del responsabile scientifico.
Tra l'altro non è la prima volta, che il legislatore italiano, in ossequio ai principi del liberalismo e del libero mercato, delega a privati qualificati alcune proprie competenze.
È controproducente per gli operatori della materia tornare ripetutamente a sollecitare chiarimenti ed interpretazioni del Decreto al Ministero, perchè così facendo si rischia di entrare in una spirale interpretativa e di insicurezza, subita dai medesimi fruitori dei servizi di formazione condominiale i quali rischiano di rinunciarvi perchè sfiduciati dalle continue incertezze interpretative. La medesima sfiducia, che, oggi, investe il sistema della Giustizia nazionale condizionata da una mole enorme di norme molte volte in contraddizione tra loro.
Il sistema congegnato dal Ministero è chiaro e semplice regola i punti principali e lascia alle deliberazioni del responsabile scientifico gli aspetti della formazione, che, anche se non pedissequamente regolati si possono desumere dai principi generali dati dal medesimo testo.

* Presidente del Mapi (Movimento Amministratori e Proprietari Immobiliari)

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