L'esperto rispondeCondominio

SULLE TABELLE CONTESTATE LA PAROLA PASSA AL GIUDICE

La domanda

Sono amministratore di un supercondominio. Nel 2012 fu dato mandato ad un tecnico di redigere il regolamento di condominio con annesse tabelle millesimali. Nonostante numerosi incontri assembleari con il tecnico in fase di redazione, e ampi chiarimenti dati dallo stesso in merito alle tabelle, queste non sono state approvate dall'assemblea (vuoi perché chi si ritrova i millesimi maggiori li contesta, vuoi perché molti non hanno neanche idea di cosa voglia dire vivere in condominio). Dato che ormai è palese che non si verrà mai a capo di questa situazione, posso, come amministratore, fare richiesta al tribunale di approvazione giudiziale delle tabelle? Quali sarebbero i passi da compiere? Il fatto che la redazione di regolamento e tabelle millesimali sia stata già pagata al tecnico da tutti i condomini, in base a quei valori millesimali, può essere considerato come accettazione implicita delle tabelle?

La tabella millesimale deve essere approvata dall'assemblea. In difetto non pare abbia legittimazione ad agire l'amministratore. Trova, invece, applicazione l'articolo 1105 del Codice civile (applicabile al condominio in forza del rinvio disposto dall'articolo 1139) secondo il quale, se non si forma una maggioranza, ciascun partecipante può ricorrere all'autorità giudiziaria. Questa provvede in camera di consiglio. Occorre, quindi, che un qualunque condomino prenda l'iniziativa. Si consideri che non è un contenzioso, ma un procedimento di volontaria giurisdizione, la cui durata è decisamente inferiore ad un ordinario giudizio civile. L'accettazione deve essere esplicitata con delibera. Non darei pertanto valore al semplice pagamento di una fattura.

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