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REGOLAMENTO CONTRATTUALE E DESTINAZIONE D'USO

La domanda

Sul regolamento di condominio si legge che gli appartamenti possono essere di "civile abitazione o uso ufficio". Può essere considerato "ufficio" uno studio/ambulatorio dentistico?

Innanzitutto, va precisato che solo le previsioni negoziali contenute nel regolamento avente natura contrattuale sono costitutive di un vincolo di natura reale assimilabile ad una servitù reciproca (Cassazione civile, 18 gennaio 2011 n. 1064).Nulla sul punto può disporre il regolamento approvato dall'assemblea.In ogni caso, i divieti e le limitazioni di destinazione delle unità immobiliari di proprietà esclusiva dei singoli condomini, come i vincoli di una determinata destinazione e il divieto di mutare la originaria destinazione, posti con il regolamento condominiale predisposto dall'originario proprietario ed accettati con l'atto d'acquisto, devono risultare da una volontà chiaramente ed espressamente manifestata nell'atto o da una volontà desumibile, comunque, in modo non equivoco dall'atto stesso.I divieti e le limitazioni di cui sopra possono essere formulati nel regolamento:a) sia mediante la elencazione delle attività vietate (in tal caso, al fine di stabilire se una determinata destinazione sia vietata o limitata, basterà verificare se la destinazione stessa sia inclusa nell'elenco);b) sia mediante riferimento ai pregiudizi che si ha intenzione di evitare (in questo secondo caso è necessario accertare la idoneità in concreto della destinazione contestata a produrre gli inconvenienti che si vollero evitare).La stessa sentenza tuttavia precisa che non è certamente sufficiente, a tal fine, la semplice indicazione di una determinata attuale destinazione delle unità immobiliari medesime, trattandosi di una volontà diretta a restringere facoltà normalmente inerenti alla proprietà esclusiva da parte dei singoli condomini (Cassazione civile, 18 settembre 2009 n. 20237).Nel caso del lettore, pertanto, occorre un'attenta lettura e interpretazione della norma contenuta nel regolamento avente natura contrattuale. È, infatti, necessario capire se la volontà era quella di specificare l'attuale destinazione, oppure se la norma è inserita in un contesto di divieti.

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