L'esperto rispondeCondominio

QUANDO C'È «COMUNIONE» NON SERVONO I MILLESIMI

La domanda

Siamo 15 proprietari di una casa in un cortile di vecchia costruzione, in provincia di Milano. Da sempre non esiste condominio, né ci sono millesimi. Le spese (illuminazione dei portici, acqua potabile per emergenze, spese di investimento quali la fognatura o il cancello elettrico di entrata al cortile eccetera) vengono divise in parti uguali. Esiste un fondo cassa comune per le spese correnti del cortile. Che cosa si può fare per convincere i proprietari che è necessario costituire un regolare condominio?

Occorre preliminarmente visionare i rogiti di acquisto e accertare se, nella specie, si sia in presenza di una comunione o di un condominio.Si tenga presente che, nella comunione, il riparto delle spese dev'essere fatto in base alle quote di comproprietà, che, salvo prova contraria, si presumono uguali, mentre nel condominio il riparto dev'essere fatto in base ai millesimi di proprietà.Il condominio è costituito di fatto con il semplice frazionamento della prima unità appartenente al precedente unico proprietario, senza necessità di alcuna ulteriore formalizzazione.Nella specie, è opportuna la convocazione di una assemblea – della comunione o del condominio – per decidere il da farsi, una volta verificati gli atti notarili di acquisto.

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