L'esperto rispondeCondominio

LA «PRESA IN CARICO» DELLA PULIZIA DELLE SCALE

La domanda

In un condominio di tre piani ci sono sei condòmini. Da anni la pulizia delle scale viene fatta dai condòmini stessi una volta al mese, con delibera assembleare votata all'unanimità ogni anno. Adesso si vorrebbe cambiare: trattandosi di sole tre ore al mese, per evitare di dover assumere come condominio la colf e fare il modello 770, si potrebbe impiegare la colf di uno dei condomini, che è regolarmente assunta? Tale condomino pagherebbe personalmente le ore e i contributi relativi alle tre ore di lavoro fatto nelle scale, e nel bilancio del condominio si potrebbe poi scalare la cifra da quella a carico del condomino stesso.

In linea di principio, per la pulizia delle parti comuni, qualora l’assemblea dei condòmini deliberi l'affidamento del servizio a una ditta esterna, tutti i condòmini dovranno partecipare alla relativa spesa. Se, invece, si decide per il "fai da te", ossia per la pulizia a turni da parte del singolo condomino, tutti devono essere d'accordo.La soluzione prospettata dal quesito, ossia quella di affidare il servizio di pulizia delle scale condominiali a una colf "privata", regolarmente assunta da uno dei condòmini per svolgere le faccende domestiche, potrebbe comportare seri problemi al condominio per quel che riguarda la tutela del lavoratore in materia di servizio di "pulizia scale", anziché nell'ambito del lavoro all'interno dell'appartamento del suo datore di lavoro. Qualora, infatti, la colf dovesse infortunarsi mentre esercita il servizio di pulizia nelle scale condominiali – visto che, al riguardo, mancherebbe uno specifico contratto a sua tutela – la responsabilità ricadrebbe direttamente sul condominio e, quindi, su tutti i condòmini.

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