Maggioranza per sostituzione la caldaia
Da L'Esperto Risponde
Il problema non è quello di contrapporre la caldaia tradizionale a tre stelle alla caldaia a condensazione ma quello di accertare se, con l'installazione della caldaia tradizionale sia o possa essere rilasciato un attestato di certificazione energetica o una diagnosi energetica da parte di un tecnico abilitato. Solo in questo ultimo caso può essere invocato l'art. 26, della legge 10/1991, per il quale, ove sussista la certificazione o la diagnosi energetica, le delibere condominiali sono valide se adottate con la maggioranza degli intervenuti, con un numero di voti che rappresenti almeno un terzo del valore dell'edificio.
In sostanza, se la caldaia a tre stelle è certificata, alla specie potrà applicarsi la speciale maggioranza di legge, posto che l'art. 26 non fa distinzione tra caldaia a condensazione e caldaia tradizionale. In mancanza di certificazione dovrà invece applicarsi la disposizione di cui all'art. 1120 c.c., per il quale le opere per il contenimento del consumo energetico non certificate devono essere approvate con la maggioranza di cui all'art. 1136, secondo comma, c.c. (maggioranza degli intervenuti oltre ai 500 millesimi).
Ove siano rispettati i quorum deliberativi di cui si è detto, la delibera dell'assemblea è obbligatoria per tutti i condomini, anche dissenzienti, a norma dell'art. 1137, primo comma, c.c.