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Locazioni: è tardivo l'appello incidentale se non è notificato entro dieci giorni

Nelle controversie in materia di locazione, infatti, il giudice deve applicare il rito del lavoro

di Edoardo Valentino

Il proprietario di un immobile ad uso commerciale agiva in giudizio per ottenere la risoluzione di un contratto di locazione ad uso diverso dall'abitativo, per ottenere il rilascio del relativo immobile e per il pagamento del risarcimento dei danni causati dalla conduttrice al locale. Nella contumacia della conduttrice, il giudice accoglieva la domanda del proprietario. La società convenuta si rivolgeva quindi alla Corte d'appello, impugnando la sentenza.

L’appello incidentale
Vista l'impugnazione della decisione, il proprietario si costituiva e proponeva a sua volta appello incidentale con il quale lamentava la mancata pronuncia del Tribunale in merito ad ulteriori voci di danno, quali il risarcimento delle spese per il mancato rilascio dell'immobile e le spese della consulenza d'ufficio in un precedente giudizio di accertamento tecnico preventivo.

I motivi del ricorso in Cassazione
All'esito del giudizio la Corte d'appello rigettava l'impugnazione principale e accoglieva, invece, l'appello incidentale. La società conduttrice, quindi, depositava ricorso in Cassazione, contestando la decisione della Corte d'appello sia dal punto di vista dell'applicazione delle norme sostanziali, che processuali.

Venivano, infatti, mosse delle censure in merito alla validità della notifica degli atti processuali alla convenuta (effettuati alla sede commerciale e non alla sede legale della società) e in merito alla intempestività della notificazione dell'appello incidentale da parte della locatrice. Con la sentenza Cassazione sezione terza, 26 maggio 2020, numero 9857, la Corte accoglieva il ricorso della società conduttrice.

Le ragioni della Suprema corte
Sosteneva, per un verso, la Cassazione, la validità della notificazione degli atti effettuata alla parte ricorrente dalla proprietaria, e rigettava la corrispondente lamentela del ricorso.
A norma dell'articolo 46 comma II del Codice civile, infatti, se vi è una differenza tra la sede legale di una società e la sua sede effettiva, i terzi possono considerare come sede della persona giuridica anche la sede effettiva della stessa, e questo anche ai fini della notificazione degli atti processuali.

L’invalidità dell’appello incidentale tardivo
Accoglieva il ricorso, invece, la Cassazione dal punto di vista della invalidità dell'appello incidentale.Nel giudicare le controversie in materia di locazione, infatti, il giudice deve applicare il rito del lavoro.L'articolo 447 bis del Codice di procedura civile, infatti, determina l'applicabilità alle controversie in materia di locazione di svariate norme, tra le quali l'articolo 436 Codice di procedura civile.

Ai sensi e per gli effetti dell'articolo 436 comma III, inoltre, «l'appello incidentale deve essere proposto, a pena di decadenza, nella memoria di costituzione, da notificarsi, a cura dell'appellato, alla controparte almeno dieci giorni prima dell'udienza fissata a norma dell'articolo precedente».

Avendo la parte locatrice mancato la notificazione di detto atto di appello incidentale alla parte appellante principale, questa proposizione veniva considerata intempestiva e la conseguente sentenza di accoglimento, nulla. In considerazione di questo principio di diritto, la Cassazione accoglieva il ricorso proposto, cassava la sentenza impugnata e disponeva il rinvio alla Corte d'appello per un nuovo giudizio nel merito.

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