Gestione Affitti

Pubblicità «alert» per stanare chi evade

di M. Mo.

La pubblicità come indicatore di rischio per stanare l’evasione. In particolare quella ”estiva” utilizzata per promuovere case vacanze, lavoro irregolare o prodotti contraffatti. «Un alert che se incrociato con l’attività di controllo effettuata direttamente sul territorio ci consente di stanare quei fenomeni di illegalità economico finanziaria più diffusi nelle località ad alta vocazione turistica». È quanto rileva il Generale di Brigata, Giuseppe Arbore, Capo del III Reparto Operazioni del Comando Generale della Guardia di Finanza nell’illustrare al Sole 24 Ore i risultati della prima parte del piano straordinario di controlli per la stagione estiva in corso. «Siamo partiti a giugno e chiuderemo le attività nelle città d’arte e nelle località turistiche a metà settembre», spiega Arbore. I risultati, che rappresentano soltanto un primo step dell’attività conclusa al 5 agosto scorso, secondo il responsabile delle operazioni della Gdf dimostrano come sia «necessario un rafforzamento del dispositivo di contrasto a questi fenomeni che sono suscettibili non solo di alterare le regole della concorrenza, del mercato e di generare evasione fiscale, ma anche di incidere negativamente, sulla qualità dei servizi e, in alcuni casi, sulla stessa sicurezza di cittadini e turisti».

Non solo affitti in nero e lavoro irregolare. Con l’arrivo dell’estate e soprattutto in queste settimane centrali di agosto, «in cui – assicura Arbore – saranno rafforzati ulteriormente i controlli e la presenza sul territorio delle Fiamme gialle sarà costante», altro settore ad alto rischio è quello delle frodi nelle erogazioni di carburante. «La trasparenza e la corretta informazione dei prezzi praticati al pubblico», spiega il Capo del III Reparto «è quello che andiamo a verificare in prima battuta». Non solo. «La quantità erogata va controllata direttamente alla pompa e in questo caso verifichiamo la corretta taratura dei distributori di carburanti». Chi rischia di più? Arbore non ha dubbi: «Chi fa il pieno difficilmente può verificare se i litri di carburante erogati corrispondano realmente al prezzo praticato». E poi non ci sono solo le manomissioni alla pompa. «Anche le frodi e chi le mette in campo si aggiornano e utilizzano nuove tecnologie. Una di queste è la manomissione degli erogatori a distanza, senza intervento diretto sulla pompa. In alcuni casi basta un semplice telecomando», spiega Arbore.

Un ruolo centrale nel piano di controlli estivi lo ricoprono il comparto Aeronavale e il Soccorso Alpino, dove soprattutto sulle montagne le Fiamme gialle operano per la ricerca di dispersi. «In mare la Guardia di Finanza oltre alla sicurezza effettua il cosiddetto controllo economico del territorio» precisa Arbore. Che aggiunge: «Su 718 interventi in mare e lungo le coste sono stati 418 quelli risultati irregolari con oltre 868 persone sanzionate per oltre 120mila euro e beni sequestrati per 32mila euro, con 60 cittadini segnalati all’autorità giudiziaria».

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