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Mediazione, come fare se l’assemblea non dà il mandato all’amministratore?

di Raffaele Cusmai - Condominio24

La domanda

Un amministratore riceve un invito per aderire alla stipula di una convenzione di negoziazione assistita per l'esecuzione di interventi di ripristino in una proprietà privata per danni conseguenti ad infiltrazioni provenienti alle parti comuni. L'amministratore convoca l'assemblea ma non ottiene la deliberazione di conferimento del mandato a stipulare la convenzione (per mancanza di quorum e non per rigetto). Può ugualmente partecipare alla negoziazione in virtù del suo potere-dovere di compiere gli atti conservativi delle parti comuni dell'edificio ?

La soluzione del quesito passa per la valutazione se l'oggetto della negoziazione assistita rientri tra quelli per i quali l'amministratore potrebbe agire autonomamente nell'esercizio dei poteri attribuzioni che la legge gli attribuisce nell'esercizio delle sue funzioni. L'art. 1131, secondo comma, c.c., stabilisce che l'amministratore può essere convenuto in giudizio per qualsiasi azione concernente le “parti comuni dell'edificio”. Poiché nel quesito sottoposto si fa espressamente riferimento ai danni causati dalle parti comuni si può ritenere che la legittimazione passiva dell'amministratore sussista pur in assenza di un'autorizzazione specifica dell'assemblea. Tale attività infatti corrisponde a un'azione coinvolgente direttamente gli interessi del condominio e i rapporti giuridici collegati alle parti comuni. La stessa giurisprudenza riconosce questa impostazione

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