Gestione Affitti

Sfratti per morosità giù del 21% nel periodo 2014-2016

dalla Redazione

La morosità è in calo, e di parecchio, almeno come causa di sfratto: un dato che coglie di sorpresa, dato che tra gli elementi di difficoltà dei proprietari vi è spesso proprio la reperibilità di un inquilino solvente e puntuale. Dai dati del ministero dell’Interno, segnala Confedilizia, risulta che negli ultimi due anni i provvedimenti di sfratto per morosità emessi sono diminuiti del 20,82%, essendosi ridotti di oltre 14.000 unità (54.829 nel 2016 rispetto ai 69.250 del 2014).

Il calo nell’ultimo anno degli sfratti in generale (compresi quelli pronunciati per finita locazione e necessità del locatore) registra comunque -7% in Lombardia, Veneto e Liguria, un + 143% in Piemonte e un + 7,99 a livello nazionale, a riprova che il fenomeno è tutt’altro che sotto controllo.

Confedilizia rileva che questa forte diminuzione non deve distogliere l'attenzione del Governo e del Parlamento dall'urgenza di varare misure che favoriscano l'affitto a canoni calmierati, destinato a gradualmente scomparire se non verrà rinnovata ed estesa a tutta Italia la cedolare secca del 10%, in scadenza quest'anno, e se non sarà posto un limite alla tassazione Imu-Tasi sui contratti cosiddetti concordati.

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