Gestione Affitti

Inquilini e proprietari soddisfatti per nuova la convenzione sugli affitti

dalla Redazione

Sunia e Appc soddisfatti per il rinnovo della Convenzione nazionale sugli affitti (si veda il Quotidiano Conominio di ieri). Per il Sunia si tratta di un risultato importante per rilanciare i contratti concordati ed abbassare gli affitti, ma ora serve una vera politica abitativa. Daniele Barbieri, segretario generale del SUNIA, ha dichiarato che «Dopo 13 anni dall'ultima convenzione nazionale finalmente questo importante strumento, indispensabile per il funzionamento e lo sviluppo dei contratti concordati, viene rinnovato. Un risultato importante, ottenuto anche grazie all'iniziativa del SUNIA, che apre la strada al rinnovo di molti accordi locali firmati ormai da tempo e consolidare quelli rinnovati di recente». La nuova Convenzione, sottoscritta dalle Organizzazioni maggiormente rappresentative dei proprietari e degli inquilini, introduce una novità importante sugli affitti del cosiddetto social housing che ora possono essere oggetto di una definizione negli accordi locali superando in questo modo i casi di canoni fuori controllo che si sono verificati in questo comparto. «Viene confermata la possibilità - - prosegue Barbieri - in presenza di particolari condizioni, di stipulare contratti di natura transitoria con un affitto non libero, ma determinato dagli accordi locali per i Comuni sopra i 10.000 abitanti. Viene introdotta la possibilità, per le parti contrattuali, di richiedere l'attestazione, alle organizzazioni firmatarie, della conformità del contratto a quanto previsto dall'accordo locale. Uno strumento utile per offrire trasparenza del canone all'inquilino, correttezza fiscale al proprietario e certezza ad entrambe le parti».
Viene inoltre rafforzato uno strumento decisivo per la negoziazione volontaria tra le
parti al fine di evitare le lungaggini ed i costi del contenzioso giudiziario.
«Ma la convenzione nazionale ed il rinnovo di tutti gli accordi locali sono strumenti
indispensabili ma non sufficienti -conclude Barbieri -. Il Governo della dinamica degli affitti del mercato privato attraverso il canale concordato è senza dubbio importante per contenere il livello degli affitti, ma per rispondere all'ormai cronico disagio abitativo sono necessari strumenti di politica abitativa con un respiro più ampio e strutturale. La prossima Legge di Bilancio può e deve essere l'occasione per intraprendere un
percorso con queste caratteristiche, uscendo dall'approccio episodico e contradditorio
che ha caratterizzato gli ultimi anni prendendo atto, in estrema sintesi, che quello di cui
il nostro paese ha bisogno sul fronte abitativo è un piano per l'aumento dell'offerta di
alloggi in affitto a canoni sostenibili dalla domanda».
Soddisfatti anche i piccoli proprietari dell’Appc di Bari: «L'APPC si dichiara soddisfatta di aver portato a casa un importante obiettivo inseguito da anni, per dare certezze alla categoria da essa rappresentata. L'accordo - si legge nel comunicato dell’associazione - riveste notevole importanza perché vengono fissati i nuovi criteri per la determinazione dei canoni dei contratti di locazione nella contrattazione territoriale; inoltre sarà possibile sottoscrivere gli accordi territoriali, non soltanto nei Comuni con tensione abitativa, anche per gli studenti iscritti a master, dottorati, specializzazioni o perfezionamento e, come richiesto dall'APPC è stato recepito nella convenzione che le associazioni dovranno attestare la rispondenza del contratto di locazione ai contenuti della Convenzione, anche con riguardo alle agevolazioni fiscali».

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