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UN VERBALE DI RICONSEGNA PER EVITARE «MALINTESI»

La domanda

Mia moglie è proprietaria di un appartamento concesso in locazione il 5 maggio 2014. La conduttrice, con una nota del 22 gennaio 2015, inviata per raccomandata, ha comunicato la sua intenzione di recedere dal contratto e di consegnare l'appartamento alla fine di aprile 2015. Al contempo ha comunicato la sua disponibilità a rinunciare al recupero della cauzione versata, per compensare le ulteriori tre mensilità da maggio a luglio 2015, data di fine periodo di preavviso, come da contratto. Se si dovesse acconsentire al rilascio anzitempo dell'appartamento, la conduttrice potrebbe successivamente ritenersi non più obbligata al versamento dei canoni fino a luglio, nonostante la comunicazione espressa in senso diverso, e pretendere la restituzione della cauzione? Quali precauzioni si potrebbero prendere per tale evenienza?

In caso di recesso anticipato dal contratto, in forza di una clausola espressa inserita nel contratto stesso, è opportuno che tra le parti si rediga un verbale di riconsegna. In questo devono essere elencati lo stato dei locali, la presenza di eventuali rotture o guasti, l'avvenuto pagamento fino a una certa data di canoni spese, l'eventuale compensazione, totale o parziale, degli importi dovuti dal conduttore con il deposito cauzionale a mani del soggetto locatore, maggiorato degli interessi maturati. A fronte di un simile atto, ove sono evidenziati i reciproci crediti (canoni e spese scaduti e a scadere fino al termine del periodo di preavviso per il locatore, deposito cauzionale per il conduttore se non vi sono danni materiali nei locali) e si rilascia una reciproca liberatoria, il conduttore nulla potrebbe più pretendere, anche nell'ipotesi di un suo ripensamento.

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