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LOCAZIONI TURISTICHE: REGISTRO OLTRE I 30 GIORNI

La domanda

Vorrei sapere, per Roma, quali sono le modalità per effettuare un affitto turistico, da parte di un privato che intende affittare un suo appartamento a stranieri per un periodo che va da tre giorni fino al massimo di 3 o 4 mesi. So che il contratto va sempre stipulato e quando si superano i 29 giorni è necessario registrarlo. Se il periodo fosse di 2 o 3 mesi, diventerebbe un contratto transitorio e quindi soggetto ad un canone concordato o rimarrebbe sempre un contratto turistico a canone libero?

Le esigenze turistiche comprendono tutte quelle sorte in occasione di un viaggio o di un soggiorno per svago e per villeggiatura. Ai sensi dell’articolo 53 della legge 79 del 2011, le locazioni turistiche sono sottoposte unicamente alle previsioni del Codice civile, che lascia ampia discrezionalità alla parti. Proprietario ed inquilino possono stabilire concordemente tutte le condizioni che regolano la locazione. È però indispensabile specificare nel contratto i motivi che hanno indotto le parti a stipulare l’atto. Le locazioni turistiche possono avere una durata massima di un paio di mesi e, stante la natura temporanea del rapporto, il contratto non deve disciplinare il rinnovo tacito, dovendo cessare nel momento in cui termina il periodo convenuto. Se la locazione ha durata superiore a 30 giorni, il contratto deve essere registrato, con onere a carico delle parti, ciascuna per la metà. L'obbligo di registrazione sussiste anche quando tra le stesse parti si siano stipulati diversi contratti per più periodi che, sommati, superino i trenta giorni nell'anno. Le imposte di registro e di bollo non sono dovute in caso di applicazione del regime fiscale della cedolare secca.

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