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Bonus edilizi: la filiera delle costruzioni chiede la conferma di sconto in fattura e cessione del credito

Scrivono le associazioni che si rischia di perdere l'aspetto positivo della proroga al 2024 dell'ecobonus e del bonus ristrutturazioni

di Vincenzo Vecchio - presidente Appc

Una delle maggiori preoccupazioni degli operatori del settore edilizio, dei condomìni e dei proprietari di casa, oltre che dei professionisti, è la eliminazione della cessione del credito e lo sconto in fattura per ecobonus (65%) e bonus ristrutturazioni (50%) dal gennaio 2022. Uno degli aspetti più interessanti della normativa dei bonus fiscali in edilizia era stato proprio la possibilità della cessione del credito e lo sconto in fattura. La quasi totalità degli interventi che si sono realizzati sino ad oggi hanno utilizzato proprio questo sistema di pagamento: estremante semplice e che consente al contribuente di scontare subito il credito fiscale evitando di doverlo riscuotere in un tempo molto lungo.

I vantaggi registrati
Certo la cessione ha dei costi legati agli interessi che l'impresa è costretta ad anticipare con l'attualizzazione del credito, ma è stato uno strumento che ha consentito l'esecuzione di opere che altrimenti non si sarebbero fatte. Soprattutto per i condomìni ha ridotto notevolmente il rischio delle morosità e limitato il ricorso al fondo previsto dal numero 4 del comma 1 dell'articolo 1135 Codice civile che è un macigno, spesso insormontabile, ogni qual volta si tratta di deliberare opere straordinarie di notevole entità.Se questo aspetto della legge di bilancio non viene modificato in corso di approvazione parlamentare gli effetti del super bonus saranno limitatissimi escludendosi di fatto la possibilità di finanziare con lo sconto gli interventi trainati.

L'aspetto positivo della proroga al 2024 dell'ecobonus e del bonus ristrutturazioni previsto nella bozza di legge di bilancio è sicuramente una risposta adeguata alle richieste del mercato, ma che rischia di non produrre gli effetti desiderati se non si ripristina lo sconto in fattura.Questi mesi di incertezza sino alla approvazione della legge di bilancio rischiano di bloccare le attività preparatorie e progettuali degli interventi, di fermare i cantieri prossimi a partire e addirittura quelli già iniziati.

L’appello delle associazioni
Alcune associazioni della proprietà, delle imprese e delle professioni hanno sottoscritto un appello al governo e alle forze politiche perché venga riconfermata sia la cessione del credito che lo sconto in fattura e si augurano di ottenere una risposta positiva. A firmare l’appello sono, per ora, Confartigianato, Appc, Assocond-Conafi, Casartigiani, Claai, Cna, Rete professioni tecniche e Unione nazionale dottori commercialisti ed esperti contabili.

Chiude il comunicato della associazioni (che potete leggere qui) una frase significativa: «Confusione, incertezze e passi indietro in questa direzione sarebbero un grave errore che andrebbe a discapito non di qualche contribuente, ma di una parte importante delle politiche di sviluppo e riqualificazione del nostro Paese che sono aspetti centrali contenuti anche nel Pnrr ». Gli operatori economici, i cittadini, i professionisti hanno bisogno di chiarezza normativa e di certezza per poter avviare programmi realistici ed evitare rischi inutili.