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Green pass, il presidente Confabitare scrive a Draghi: regole precise sulle assemblee

Il decreto green pass vale anche per la partecipazione alle assemblee?

di Redazione

Lettera indirizzata al presidente Draghi da parte di Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare – Associazione proprietari immobiliari . In considerazione della pubblicazione in Gazzetta del Dl 127/2021 che ha dichiarato il green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro, nel settore privato e pubblico, dal 15 ottobre fino al 31 dicembre 2021 e premesso che l’assemblea di condominio costituisce «luogo e momento di lavoro» per il solo amministratore, mentre per i condòmini partecipanti è un momento fondamentale di gestione del bene comune, Zanni chiede di fornire ulteriori e specifici chiarimenti.

La richiesta di Confabitare
Opinione comune tra gli amministratori è infatti che l'unico controllo ipotizzabile sul green pass, allo stato delle norme - scrive Zanni - è quello che dovrebbe svolgere il Presidente dell'assemblea nei confronti dell'amministratore di condominio e di suoi eventuali dipendenti. Resta da chiarire il caso di assemblea svolta in una sala affittata dove coloro che non hanno il green pass non potranno accedere. Perciò il presidente nazionale di Confabitare chiede che « il Governo voglia precisare se il dettato del decreto 127 debba essere interpretato nel senso che si preveda in capo ai condòmini partecipanti alle assemblee l'obbligo di esibire il green pass ai fini della partecipazione all'adunanza, nonché a chi spetti la verifica predetta ovvero voglia - con apposito decreto o con emendamento a decreto e in ogni caso con i medesimi termini di scadenza indicati nel decreto 127 - colmare l'eventuale lacuna legislativa così da garantire il regolare e sicuro svolgimento delle assemblee di condominio e ciò a tutela della salute delle persone».