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Allarme degli agenti immobiliari: bene la proroga superbonus, no ad una riforma punitiva del catasto

Secondo il presidente Baccarini gli interventi contraddicono il voto del Parlamento e gettano ombre sulla prossima riforma fiscale

di Redazione

Preoccupazione è stata espressa da Gian Battista Baccarini presidente di Fiaip, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali. Il Consiglio dei ministri ha approvato la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef) 2021 - precisa in una nota - evidenziando come il quadro economico sia migliore delle previsioni di 5 mesi fa contenute nel Def, sia in termini di aumento del Pil, sia in termini di riduzione del deficit e sia, infine, in termini di una lieve calo del debito pubblico, preannunciando che la prossima Legge di bilancio sarà fortemente espansiva.

«Accogliamo con favore – dichiara il presidente nazionale Fiaip – il percorso programmatico triennale a sostegno della crescita economica del Paese, tramite il potenziamento delle politiche espansive, contenuto nella Nadef, con particolare riferimento al rafforzamento di misure di rilievo in tema di efficientamento energetico degli edifici, su tutti la proroga del superbonus 110%. Ma non possiamo che dirci perplessi sull’annunciata riforma del catasto, che non potrà che sfociare nell'ennesimo aumento della tassazione immobiliare».

Per Baccarini: «Purtroppo non possiamo che ritornare con la memoria al Governo Monti, che nel decreto Salva Italia aumentò le rendite catastali del 65%, portando la tassazione immobiliare a 23 miliardi contro i 9 miliardi della vecchia Ici. Se si vuole riformare il catasto si inizi ad eliminare l’attuale tassazione patrimoniale e si ritorni al concetto originario in cui lo Stato può tassare solo i beni che producono una rendita. Ogni altro modello di riforma, oltre ad aumentare la stratificazione legislativa sul fisco, non potrebbe che produrre un aumento della pressione fiscale, non vorremmo mai che si tornasse a considerare l'immobiliare come un bancomat di Stato».