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Dall’Anammi le prime istruzioni per l’uso in condominio del green pass

Fornito un orientamento di base agli amministratori associati, in attesa di chiarimenti specifici

di Redazione

Come gestire il green pass in condominio? Anche se il Governo non ha ancora fornito chiare indicazioni, l'Anammi, l'Associazione nazional-europea amministratori d'immobili, ha delineato un piccolo vademecum per orientare i professionisti associati, che già in queste ore hanno chiesto aiuto. Occorre ricordare che l'amministratore di condominio è un libero professionista, un lavoratore autonomo con partita Iva. Quindi, come specificamente indicato dal decreto annunciato dal Governo, dovrà essere in possesso di green pass. Non sfuggono alla regola anche i dipendenti del suo studio professionale.«Questo è il vero punto fermo del decreto – osserva Giuseppe Bica, presidente dell'Anammi – sul resto, le nostre indicazioni ai soci sono basate su interpretazioni ragionevoli e sul diritto condominiale».

Le regole da seguire
Secondo il vademecum dell'Anammi, restano invariate le modalità di svolgimento dell'assemblea, che dovranno seguire le regole adottate nel periodo emergenziale. Quindi, distanza interpersonale e dispositivi di protezione individuale (mascherina).L'Anammi consiglia anche uno spazio di sicurezza per le assemblee di condominio: i locali in cui svolgere l'assemblea dovranno avere un rapporto di superficie minimo di 7 mq per partecipante .Un ruolo importante è quello che spetta al presidente dell'assemblea.

«Questa figura è da sempre designata come responsabile della legittimità dell'assemblea – spiega il presidente Bica – di conseguenza, oltre al controllo della regolarità degli inviti e del computo dei millesimi presenti, sarà suo compito verificare e controllare preventivamente il possesso del green pass dell'amministratore, proprio perché anche il professionista deve dimostrare di avere il certificato verde».

Infine, l'amministratore, nel convocare l'assemblea in luoghi selezionati per tale necessità (ad esempio una sala in affitto), dovrà chiedere preventivamente al gestore dei locali se intende condizionare l'accesso al possesso del green pass. In questo caso, anche se soltanto un solo partecipante all'assemblea non avesse la certificazione, dovrà scegliere un altro posto, in modo da evitare contestazioni successive.«Al Governo – conclude Bica – chiediamo di fornire ulteriori indicazioni sull'utilizzo del green pass in ambito condominiale, in modo da operare in sicurezza».