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Indagine Confabitare: boom dei contratti di affitti turistici nei comuni dell’appennino vicini a Bologna

Il numero di italiani che ha scelto di non andare all’estero risulta incrementato del 30%

di Redazione

La situazione di crisi generale, l'emergenza post Covid, accompagnata ancora da un diffuso senso di incertezza, hanno sicuramente contribuito ad aumentare il turismo degli italiani nel nostro paese, e guardando più vicino il territorio, possiamo dire che una forte percentuale di bolognesi già dalla scorsa estate aveva cominciato a ripopolare le montagne del nostro appennino. Anche quest'anno, è confermato questo trend, ed è già alto il numero di prenotazioni arrivato per i mesi dell'estate 2021.

Si è consolidata la tendenza che vede i bolognesi scegliere il nostro appennino per le proprie vacanze estive, soprattutto per la vicinanza alla città, per i buoni collegamenti a anche per una maggiore garanzia di sicurezza e distanziamento sociale. Questi dati emergono da una attenta indagine che Confabitare – Associazione proprietari immobiliari – fornisce, puntualmente, come sempre aiutata dalle proprie delegazioni presenti nelle zone interessate, oltre che dai dati forniti da diverse agenzie immobiliari e professionisti del settore presenti nel territorio.

L’indagine Confabitare
Sono state effettuate 500 interviste oltre a rilevazioni presso le pro loco cittadine e gli uffici turistici. Da questo esame emerge che quasi un bolognese su due trascorre almeno qualche giorno di vacanza sull'appennino vicino casa. È stato rilevato un aumento del 30% fra coloro che hanno scelto di salire nella montagna bolognese rispetto all'estate 2020.«Nel luglio 2020 si è registrato un afflusso di 101.600 bolognesi - spiega Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare – Nel 2021 finora ne abbiamo registrati già 127.000, con un aumento quindi di circa 25.400 unità, mentre il numero stimato totale delle presenze è di 174.521 ».

Dalla ricerca emerge inoltre che è aumentata la percentuale dei bolognesi che decidono di trascorrere alcuni giorni di vacanza sul nostro appennino: il 53% vi trascorrerà almeno una settimana (+ 10,2% rispetto al 2020) ed il 38% vi trascorrerà almeno quindici giorni (+15,8% rispetto al 2020). Le località che hanno fatto registrare il maggior afflusso di villeggianti, e la maggior richiesta di case in affitto per il periodo estivo sono Lizzano in Belvedere, Vidiciatico, Gaggio Montano, Porretta Terme seguite da Castiglione dei Pepoli, Castel d'Aiano, Cereglio e Tolè, tutte favorite dalla vicinanza con Bologna e dai buoni collegamenti, ma immediatamente a ruota ci sono tutte le altre realtà appenniniche.

L’incremento dell’affitto turistico
Questo è dimostrato anche dall'incremento registrato dai numerosi contratti di affitto a uso turistico che sono stati stipulati dall'inizio dell'estate a oggi, come dichiarano le nostre delegazioni attive sui Comuni dell'appennino, che seguono direttamente tutte queste pratiche per i nostri associati. Infatti sono in costante crescita, nella fascia appenninica, i dati relativi alle famiglie che prendono in affitto alloggi. Le tendenze in atto rilevano una crescita pari al 43,5% di presenze delle famiglie che hanno preso in affitto le case.

A luglio dell'anno scorso si contavano almeno 26.000 presenze; ad oggi sono già salite oltre quota 70.000. «Nonostante questa tendenza dobbiamo rilevare, grazie anche ai dati forniti dalle delegazioni di Confabitare, che i canoni di affitto non hanno subito particolari aumenti, e contemporaneamente si rileva anche come si stia delineando la tendenza all'acquisto della seconda casa sul nostro appennino» conclude il presidente Zanni.