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Superbonus: il compenso dell’amministratore sia detraibile quale professionista

La richiesta all’Ade e al Garante per la privacy è stata inoltrata da Atp, l’Associazione tutela e protezione

di Redazione

Interpello del Centro Studi di Atp, Associazione tutela e protezione, a firma dell’avvocato Carlo Pikler, all'Ade e all'autorità Garante per la protezione dei dati personali. L'obiettivo è veder riconosciuto come detraibile il compenso dell'amministratore, quale professionista, all'interno della procedura atta all'ottenimento degli sgravi fiscali di cui al superbonus 110%. Può accadere, infatti, che l'amministratore, quando agisca come «professionista incaricato» dal General contractor sia anche il Responsabile del trattamento dati nei confronti di questo, coincidendo con «la persona fisica o giuridica …. che elabora i dati personali per conto del titolare del trattamento» (articolo 4, paragrafo 1, numero 8 Gdpr).

Per giunta, l'incarico in questione, si legge in una nota, si inquadrerebbe in un contratto di mandato che, come tale, si presume a titolo oneroso.Altre responsabilità, dunque, per l'amministratore, per la triplice veste di legale rappresentante del condominio e responsabile del trattamento dati di quest'ultim o, ma anche responsabile del trattamento dati in relazione a quei trattamenti che svolge per poter poi compiere gli interventi nelle singole unità abitative all'interno del condominio in questione.

Atp ritiene che l'agenzia delle Entrate debba poter prevedere l'inserimento dell'attività in questione e il compenso stabilito nel “Quadro economico” r elativo alle procedure collegate al superbonus 110%, evidenziando il ruolo svolto dall'amministratore di condominio, che per la circostanza, deve essere quindi inquadrato come professionista che svolge un'attività necessaria per le pratiche di fattibilità atte ad ottenere le due classi energetiche.