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Proroga sfratti, il Coordinamento unitario dei proprietari immobiliari contro l’emendamento grillino

In una nota si chiede al Parlamento di intervenire con sollecitudine

di Redazione

Il Coordinamento unitario dei proprietari immobiliari, a cui partecipano Federproprietà (Presidente Massimo Anderson) - Uppi (Presidente Gabriele Bruyère) – Confappi (Presidente Silvio Rezzonico), denuncia il nuovo attacco del Movimento 5 stelle contro i proprietari di case. L'emendamento presentato a Palazzo Madama sulla proroga dell'esecuzione degli sfratti al 31 marzo 2021 evidenzia un atteggiamento punitivo - scrivono i tre presidenti delle associazioni in una nota - nei confronti della categoria dei proprietari di casa, che a causa della pandemia da Covid-19 risente fortemente gli effetti negativi della crisi. Ancora una volta il Movimento 5 difende - scrivono - inspiegabilmente le occupazioni abusive per provvedimenti di sfratto per morosità ante pandemia, auspicando nuove patrimoniali.

La preoccupazione del Coordinamento è quella delle ripercussioni negative su migliaia di famiglie della crescita esponenziale delle morosità per affitto dovute anche, in verità, a chi ha perso il lavoro, mentre le continue proroghe dell'esecuzione degli s fratti, che, si ribadisce, sono incostituzionali, alimentano tensioni e provocano decurtazioni del reddito di quanti con sacrifici e mutui sono riusciti a dotarsi di un'abitazione per i figli, per arrotondare le pensioni sempre più erose dal fisco e dalla crescita dei prezzi o per investire i propri risparmi nel mattone.

Bocciato l'emendamento grillino il problema delle morosità per gli affitti e la questione di riavere la casa dopo la sentenza dei giudici restano gravi in una fase di profonda crisi dell'edilizia e dell'intera economia nazionale - concludono i presidenti rivolgendosi al Parlamento affinchè possa trovare strade adeguate (sostegno agli affitti, incentivi fiscali) e non scaricare il peso del blocco e degli sfratti solo sui proprietari.