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Defibrillatori in condominio ed edifici social smart: intesa di Anaci con Anci e Aess

Impegno in tutta Italia per migliorare la vita nei 3000 condomini amministrati dall’associazione

di A.D’A.

Due progetti Anaci si ampliano nei prossimi mesi, entrambi con l’obiettivo di migliorare la vita in condominio. Il primo è un progetto sociale dai rilevanti riflessi sanitari, importantissimi in questa fase storica.

Defibrillatori in condominio
L’80% delle morti per arresto cardiaco si verifica in condominio. Per questo Anaci sta
portando avanti una campagna sociale per l’installazione di un defibrillatore sia negli studi professionali degli 8.000 associati Anaci, sia negli oltre 300.000 condomini amministrati. Dal 2019 Anaci ha avviato il progetto «Condominio cardioprotetto» e nel 2020, a questo ha abbinato «lo Studio Anaci cardioprotetto»: un piano di rilevanza nazionale accompagnato da un format di eventi itineranti mirato a diffondere l'attenzione su queste tematiche di città in città.

Il condominio social smart
L’altra iniziativa di Anaci è di concerto con l'Aess (Agenzia per l´energia e lo sviluppo sostenibile) - che è un’associazione senza scopo di lucro fondata nel 1999 con il supporto del programma della Commissione Europea Save II e su iniziativa del Comune e della Provincia di Modena. Anaci nel 2019 ha strutturato un Progetto di comunicazione nazionale denominato «Condominio social smart » approfondendo per i suoi associati specifiche tematiche:
Riqualificazione energetica e tecnologica
• Home & Building Automation: edifici connessi e Smart Grid
• Smart Mobility
Safety & Security
• Green Energy da rinnovabili
• Condominio Cardio-protetto

L’estensione del progetto e l’intesa con Anci e Aess
Nel 2020 Anaci ha intenzione di evolvere il Progetto «Condominio social smart in città» affinchè quest'iniziativa sia più incisiva. Per questo sarà firmato un Protocollo d'intesa con Anci/Aess affinché tutti i dirigenti nazionali e provinciali dell'associazione possano coadiuvare le Amministrazioni comunali, sviluppando un rapporto continuo e costante di aggiornamento e garanzia, tra cittadino (che per il 75% abita in condominio) e pubblica mministrazione.

Le macro-attività previste

- Convegno “Smart city di PAESe in PAESe”
Effettuare dei convegni/seminari sul territorio nazionale – con crediti formativi Anaci - in collaborazione con le pubbliche amministrazioni locali, ufficializzando il Protocollo nazionale tra Anaci ed Anci.

- Progetti pilota/best practice
Saranno individuati, nelle aree metropolitane delle città selezionate, dei quartieri che possano diventare dei Progetti pilota esemplari dello sviluppo concreto di“Condominio social smart in città”. In queste aree si interverrà, con il supporto degli Amministratori Anaci e delle Dirigenze Provinciali locali, affinché possano partire le realizzazioni di importanti opere di riqualificazione di edifici condominiali e dei quartieri ad essi collegati.

- Comunicazione
I Progetti pilota saranno presentati utilizzando tutti i canali social e media sia di ANACI che di ANCI. Saranno predisposti comunicati stampa, news online, articoli epost affinché il Progetto assuma rilevanza strategica sul territorio nazionale

- Strumenti giuridici per eliminare lo stato di degrado degli edifici
Il progetto intende anche favorire l'utilizzazione, da parte dei sindaci, del recentissimo strumento costituito dall'articolo 5 sexies del Decreto legge 32/2019, ideato dal legislatore per arginare il fenomeno del «degrado» degli edifici condominiali.

Il cosiddetto Decreto sblocca-cantieri, convertito in legge 14 giugno 2019, numero 55, prevede, più precisamente, che:«1. negli edifici condominiali dichiarati degradati dal comune nel cui territorio sono ubicati gli edifici medesimi, quando ricorrono le condizioni di cui all'articolo 1105,quarto comma, del Codice civile, la nomina di un amministratore giudiziario può essere richiesta anche dal sindaco del comune dove l'immobile è ubicato.L'amministratore giudiziario assume le decisioni indifferibili e necessarie in funzione sostitutiva dell'assemblea».

L'articolo 5 sexies estende, dunque, al «sindaco» la possibilità di attivare la speciale procedura di cui all'articolo 1105, comma 4, Codice civile (già prevista per i «condòmini») subordinandola, però, alla emissione di un'ordinanza con cui lo stesso sindaco dichiari lo stato di «degrado» dell'edificio condominiale. All'esito dell'emanazione del provvedimento amministrativo, con l'istanza giudiziale ex articolo 1105, comma 4, Codice civile, il sindaco può, al pari di qualsiasi condòmino,rivolgersi al giudice affinchè - al fine di superare la paralisi gestionale del condominio - disponga la nomina di un amministratore giudiziale ad hoc «in funzione sostitutiva dell'assemblea» al fine di disporre le opere che eliminino lo stato di degrado.