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Anammi torna a sollecitare la proroga dei termini per il bonus facciate

È allarme morosità. Secondo l’associazione è crescita di almeno il 10%

di A.D’A.

Ripartire dal condominio per far ripartire l'Italia. E' la proposta dell'Anammi, in vista della “fase 2”.L'Associazione nazional-europea amministratori d'immobili mette in guardia contro i rischi di un aumento della morosità e propone di riavviare l'edilizia condominale, essenziale per l'economia italiana, rilanciando il bonus facciate.

«In tempi di guerra al coronavirus, gli amministratori di condominio hanno indossato la mascherina ed hanno continuato a lavorare – ha detto Giuseppe Bica, presidente dell'associazione – pur non avendo ricevuto indicazioni chiare dalle istituzioni, tranne l'invito allo smart working e al divieto di assemblea, i professionisti del settore hanno tenuto duro e sono andati avanti».

Stando alle segnalazioni degli oltre 13mila associati Anammi, il blocco della attività produttive sta già producendo un primo contraccolpo negativo: l'aumento della morosità condominiale, che potrebbe crescere di almeno il 10%.

In Italia, il 60% della popolazione vive in condominio: secondo l'Anammi, questo dato è essenziale per progettare la ripartenza. Ma se davvero si vuole riaccendere il motore del Paese, «è necessario - prosegue il presidente Anammi - far ripartire i cantieri, non soltanto delle grandi aziende, ma anche quelli medio-piccoli, legati alla manutenzione ordinaria e alle ristrutturazioni condominiali». Per questa ragione, l'Associazione rilancia sul “bonus facciate”, agevolazione che, a causa della pandemia, potrebbe saltare.

Il bonus prevede infatti una serie di passaggi e di adempimenti che il blocco delle assemblee condominiali ha praticamente fermato, mettendo in forse i tempi delle ristrutturazioni. Inoltre per avviare l'iter occorre la delibera dell'assemblea condominiale con il voto della maggioranza degli intervenuti all'assemblea e la metà del valore dell'edificio, ovvero 500 millesimi. Essendo ferme le assemblee, l'intero processo decisionale è bloccato.

Al Governo Anammi torna a chiedere una proroga sul termine dei pagamenti relativi al bonus fino al 2021, invitando gli iscritti «ad agire in scienza e coscienza, seguendo le regole professionali e le leggi vigenti». Del resto, si ricorda, dove ci sia bisogno di interventi urgenti, l'amministratore può agire senza assenso preventivo. Gli stessi condòmini potranno poi ratificarne l'operato in un'assemblea tradizionale, appena possibile.