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Morosità incolpevole, le Infrastrutture riallocano 88 milioni non spesi

dalla Redazione

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Direttoriale 31 Maggio 2019, finalmente si riallocano alle Regioni circa 88 milioni di fondi non spesi nel periodo 2014-2018, destinati agli interventi di contrasto alla morosità incolpevole.
«Ègrazie alla iniziativa del SUNIA - Commenta il segretario generale Daniele Barbieri - e degli altri sindacati inquilini e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori che finalmente, oltre all'utilizzo per l'emergenza abitativa di questi fondi che rischiavano di andare perduti, si introduce la possibilità di destinarli al finanziamento del Fondo di sostegno alla locazione che è il principale strumento per contrastare l'insorgere della morosità incolpevole. Se non si sostengono le famiglie nel pagamento di affitti troppo onerosi per redditi medio bassi, risulta estremamente difficile recuperare ex post l'inevitabile sfratto per morosità. I numeri che ogni anno il Ministero dell'Interno fornisce sulle procedure di sfratto lo confermano: circa il 90% degli sfratti emessi sono causati da morosità.
Nonostante questi dati drammatici il Fondo di sostegno alla locazione è stato azzerato negli ultimi anni e per il 2019 è previsto uno stanziamento meno che simbolico di 10 milioni».
Nel frattempo, in moltissime realtà territoriali, i fondi destinati alla morosità incolpevole, per i limiti di fondo sopra citati e per i ritardi di Regioni e Comuni nell'attribuzione e nella erogazione materiale ai cittadini, restavano inutilizzati. «Con la legge di bilancio per il 2018 - prosegue Barbieri - , viene accolta la nostra proposta di recuperare e riallocare le risorse e, soprattutto, di rendere coordinati e comunicanti i due fondi. Con la pubblicazione del Decreto da parte del MIT si concretizza la prima parte di questa razionalizzazione che deve avere come obiettivo quello di utilizzare il Fondo di sostegno alla locazione come strumento ordinario e preventivo di aiuto alle famiglie in affitto in difficoltà, ed il fondo per la morosità incolpevole come strumento straordinario di intervento in caso di rischio di morosità causato da riduzione del reddito a seguito di perdita del lavoro, morte del principale o unico percettore di reddito, eccetera. È questo lo schema che il SUNIA chiederà alle Regioni di adottare rapidamente (il Decreto prevede come termine il 20 marzo 2020), insieme a risorse aggiuntive e modalità di erogazione ai cittadini trasparenti e rapide. Ma bisogna essere chiari: l'esito di questa battaglia porta risorse importanti (agli 88 milioni di fondi non spesi vanno aggiunti i 46 milioni della morosità incolpevole stanziati per il 2019 e ancora da ripartire così come i 10 milioni del Fondo sostegno affitti citato in precedenza), ma ancora insufficienti e soprattutto al di fuori di un vero e proprio piano organico e pluriennale di intervento per ridurre il disagio abitativo. Di questo e di risorse continuative abbiamo bisogno».