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A Milano rinnovato l’accordo per il contratto di locazione a canone concordato

dalla Redazione

Siglato ieri nella sede del Comune di Milano il nuovo accordo tra associazioni proprietari di casa e sindacati inquilini. Presenti alla firma il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici ed il Segretario Generale Cesare Rosselli, in rappresentanza dei proprietari immobiliari con Confappi, e i rappresentanti dei sindacati degli inquilini.
Ha assistito all'atto della sottoscrizione l' Assessore alla Casa ed ai Lavori pubblici del Comune di Milano Gabriele Rabaiotti.
L'accordo, riservato ai comuni ad alta tensione abitativa ed al settore residenziale rinnova, adeguandolo alle mutate realtà del mercato della locazione, quello siglato per la città di Milano nel 2015, e prevede agevolazioni fiscali sia per i proprietari sia per gli inquilini.
Il primo Decreto, ricodsa Assoedilizia, è del 1999 e sulla base di questo è stato concluso il primo accordo per Milano, sempre nel 1999. Il secondo Decreto è del 2002 e solo nel 2015 è stato concluso l'accordo a ilano sulla base dello stesso. Il terzo Decreto è del 2017 e questo nuovo accordo ne è l'attuazione a Milano.
Il nuovo accordo per Milano, illustra Assoedilizia, è diretto a:
- rivedere la suddivisione in zone della Città per tener conto delle trasformazioni (ad esempio recupero e valorizzazione di alcuni quartieri) e dell'evoluzione cittadine e del patrimonio edilizio
- rivedere i canoni di locazione per tener conto dell'andamento del mercato
- adeguare la parte normativa alle disposizioni della nuova convenzione nazionale recepita dal Decreto ministeriale del 16 gennaio 2017
Quanto alle zone, sui legge nel comunicato Assoedilizia, si è voluto tener conto dei nuovi quartieri o degli interventi di recupero (ad esempio Santa Giulia o la zona ex fabbrica OM)
Per i canoni si sono convenuti aumenti dal 5 al 10% a seconda delle varie zone rispetto ai canoni già stabiliti nel 2015 lasciando inalterati i canoni di quartieri che non hanno visto un miglioramento generalizzato del patrimonio edilizio.
Quanto agli aspetti normativi, conlcude Assoedilizia, si sono recepite le novità del Dm 2017 e operate delle modifiche alle modalità di determinazione dei canoni. Le principali sono:
- maggior valorizzazione delle unità non soggette a specifiche fonti di inquinamento ambientale o acustico,
- possibilità di stipula di contratti transitori di durata inferiore a 30 giorni con canone direttamente convenuto tra le parti,
- ampliamento delle ipotesi in cui è possibile stipulare contratti transitori a canone concordato,
- superamento delle difficoltà di documentazione delle esigenze transitorie mediante specifica assistenza da parte delle organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori,
- prevenzione delle possibili controversie mediante l'assistenza facoltativa preventiva alla stipula dei contratti o mediante le attestazioni di conformità dei canoni e del contratto all'accordo o mediante il ricorso ad apposita commissione
- migliore definizione degli Accordi Integrativi che le grandi proprietà presenti sul territorio di Milano concludono – assistite dall' organizzazione della proprietà edilizia – con i sindacati dei conduttori.