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Milano, in Assoedilizia sotto esame il regolamento edilizio e l’edilizia di qualità

dalla Redazione

A Milano 9 milioni di mq di edificato entro il 2033 – di cui metropolitani. La metà residenziale – per una popolazione prevista di 1.445.000 abitanti: 65.000 in più di quanto conta oggi, si legge nel comunicato di Assoedilizia. Senza calcolare gli immigrati (il cui numero è ovviamente incerto) che comunque costituiscono una componente importante della crescita della città.
E' la previsione-auspicio di Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, intervenuto all'incontro “Regolamento edilizio. Prestazionalità. Rapporti e qualità urbana”, secondo del nuovo ciclo – il precedente si è svolto da aprile a luglio scorsi - dei quattro incontri dell'Osservatorio metropolitano organizzati in Assoedilizia dal Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano, in collaborazione con ARCHxMI e con l'Associazione Interessi Metropolitani. Gli incontri sono coordinati da Alberico Belgiojoso, Carlo Berizzi, Gianni Verga.
E' l'ulteriore conferma di una città tra le prime in Europa, che si confronta con Francoforte, Parigi, Londra più che con le altre città italiane. Ma per mantenere questo ruolo ha bisogno, anche, di nuove abitazioni di qualità. “Se non fai case – ha concluso Breglia – non avrai abitanti”.
E sulla qualità dell'edificato si è soffermato Gianni Verga, presidente del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano, che ritiene eccessivi limiti e regole imposte per decenni. Quando Francesco Sforza chiese al Filarete di progettare un grande ospedale per Milano, gli indicò che voleva un'opera per una attivita' scientificamente all'avanguardia, che esprimesse il concetto di solidarietà (da ciò il nome di Cà Granda) e bella. Ingegneri, architetti, ma soprattutto i funzionari della pubblica amministrazione preposti devono “professionalizzarsi”per raggiungere l'obiettivo di una edilizia più che vivibile. E quale città, se non Milano, può avviare tale trasformazione?
E' toccato a Guido Inzaghi di trattare l'aspetto squisitamente tecnico delle nuove norme del PGT, ancora in discussione, paragonandolo ad una partita di calcio nella quale al posto dei giocatori ci sono ingegneri e architetti; al posto dell'arbitro le regole; e della Var il Tar.
Apprezzando la grande apertura del Comune alla modernizzazione e al contributo degli operatori, ha parlato delle nuove norme di piano gia'pubblicate dal Comune ai fini del dibattito, norme che dovrebbero esser adottate entro ottobre e che potrebbero presumibilmente esser approvate (entrando allora subito in vigore) salvo possibili slittamenti, nella prossima primavera/estate dell'anno prossimo.
Interessante la liberalizzazione, per i volumi edilizi esistenti, del cambio di destinazione funzionale da produttiva a terziaria senza alcun limite ( in particolare quello dello 0,65 ) e senza pagare la monetizzazione degli standard.
Mentre potrebbe profilarsi una penalizzazione in caso di immobili degradati per i quali il proprietario non si attivi, entro determinati termini, nelle operazioni di riqualificazione.
In virtu' del criterio del “favor” alla densificazione sara' possibile superare l'indice edificatorio 1 in tutta una serie di casi.
Modifiche in vista anche per il regime perequativo dal quale potrebbero venire escluse alcune aree che tornerebbero ad essere agricole.
I lavori sono stati coordinati da Carlo Berizzi , presidente dell'Associazione Interessi Metropolitani.
L'Osservatorio Metropolitano è finalizzato ad approfondire le diverse questioni che stanno alla base delle future proposte sullo sviluppo di Milano e della sua Area Metropolitana attraverso il coinvolgimento di relatori esperti e riferiti ad un ampio quadro multidisciplinare.
I suoi Seminari intendono operare un approfondimento delle diverse questioni che stanno alla base delle discussioni e delle proposte su Milano e l'Area Metropolitana: tra queste, Bellezza e Qualità Urbana, operazioni di diverso tipo di corso, PGT, Regolamento Edilizio, Grandi Interventi.
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