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Confedilizia: dalla Imu, Tasi e Tari 31 miliardi l’anno, occorre una service tax

dalla Redazione

Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, a seguito dell’inchiesta pubblicata ieri dal Sole 24 Ore ha dichiarato che «La ricerca del Caaf Acli per il Sole 24Ore dimostra che il sistema di tassazione sugli immobili va ripensato dalle fondamenta. Le aliquote medie di Imu e Tasi hanno ormai raggiunto il 10 per mille su basi imponibili che sono state aumentate del 60 per cento con la manovra Monti. Il tutto, senza risparmiare neppure le case affittate a canone calmierato e con un'imposizione che raggiunge livelli di accanimento in presenza di abitazioni che non si riescono a locare, per le quali in molti casi si applica persino l'Irpef (su un reddito inesistente). In più, c'è la tassa rifiuti. In totale, la Iuc (vale a dire la somma di Imu, Tasi e Tari) pesa ogni anno per circa 31 miliardi di euro. Si tratta di un onere non più sostenibile e, soprattutto, di una tassazione puramente patrimoniale, che non tiene nel minimo conto la qualità e la quantità dei servizi offerti ai cittadini. Occorre riformare radicalmente il sistema, sostituendo Imu, Tasi e Tari con un tributo effettivamente legato ai servizi e deducibile dal reddito di persone fisiche e imprese».