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Anaci lancia la digitalizzazione dei dati per la sicurezza del fabbricato

dalla Redazione

Difficile pensare ad un bene più primario della casa, specie nelle Marche gravemente colpite dagli effetti delle emergenze sismiche. Oggi più che mai, sul territorio è pertanto naturale adoperarsi per migliorare l'efficacia del binomio casa-sicurezza. Di questo si è discusso in occasione del convegno “Sicuri in casa. Condòmini, amministratori e tecnici a confronto per una sicurezza responsabile”, promosso ad Ancona al Ridotto del Teatro delle Muse da Anaci (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) e Anaci Marche. Come risultato dai dati emersi durante l'incontro, a mettere in pericolo le abitazioni non sono, tuttavia, solo i terremoti, ma anche le mancate manutenzioni, i guasti, le imperizie che provocano incidenti domestici. Nelle Marche, sulla base di una ricerca Istat datata 2014, le persone che hanno subito incidenti in ambito domestico rappresentano l'11,5 per mille della popolazione (15,2 nel 2006), in linea con la pur elevata media nazionale (11,3 per 1.000 abitanti). In Italia, in relazione allo stato dell'impiantistica elettrica, idraulica, del gas, di riscaldamento, fognario dei sistemi antincendio e degli ascensori, fa sapere Anaci, possono essere ritenuti a rischio circa il 50 - 60 per cento dei condomini. Più in generale, nelle abitazioni si contano annualmente 30.000 incidenti di cui 6.000 proprio di origine elettrica, circa 900mila condomini su 1 milione 200 mila condomini sono a rischio sicurezza.
Il presidente di Anaci Francesco Burrelli ricorda che “non stiamo lontano dalla verità se diciamo tra il 50 e 60 per cento dei condomini andrebbe ricostruito o adeguato alle vigenti norme legislative per quanto concerne i loro beni comuni. E' necessario insistere sulla prevenzione e sulla formazione. Anaci, ad esempio, propone la digitalizzazione dei documenti sullo stato di salute degli edifici”.
“Il condominio è un sistema complesso, occorre fare squadra con gli altri professionisti ma anche con i proprietari e i condòmini. L'amministratore, grazie alla propria competenza e alle esperienze maturate, rappresenta una figura autorevole che va ascoltata sulle necessarie sollecitazioni ed indicazioni. Questo incontro vuole quindi essere anche un appello a creare una 'squadra' con i nostri amministrati. Non sempre siamo sufficientemente ascoltati”, spiega Marco Cimarelli, presidente Anaci Marche.
La sicurezza degli edifici da un punto di vista statico e di quello dell'impiantistica rappresenta pertanto un momento di grande attenzione da parte degli amministratori condominiali che hanno riunito ad Ancona proprietari, associazione dei consumatori, professionisti, Vigili del Fuoco, per riflettere su come aumentare il livello delle garanzie per case e cittadini. A questo aspetto va poi ad aggiungersi anche quello relativo agli infortuni domestici: la categoria maggiormente coinvolta dagli incidenti sono le donne dai 65 anni in avanti (24,9 per mille), quindi quelle dai 25 ai 64 anni (15,3), poi i maschi dai 65 anni (11,3). Tra il tipo di incidenti più frequenti, la caduta è il principale motivo di offesa. Infine gli ambienti più a rischio (su 100 incidenti): la cucina (26,5%), quindi balcone terrazzo e giardino (in un'unica categoria) per i maschi, mentre cucina, bagno e camera da letto per le femmine.
Anaci, a livello nazionale e locale, si mette pertanto a disposizione del territorio, riproponendo il valore di strumenti come il Registro dell'anagrafe condominiale, contenente i dati relativi alle condizioni di sicurezza di un immobile nelle sue parti comuni e lanciando la proposta relativa alla digitalizzazione dei documenti, capace di consentire la conoscenza in tempo reale delle condizioni di una struttura e di poter intervenire non solo tempestivamente, ma anche preventivamente. “E' fondamentale per un amministratore confrontarsi con gli altri professionisti, come nel caso del convegno di Ancona, per ampliare il proprio bagaglio di conoscenze e così porsi come autorevole e preparato interlocutore dei cittadini e delle istituzioni”, concludono i rappresentanti di Anaci.