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Anaip: sui corsi serve il controllo del ministero

dalla Redazione

«Dall'entrata in vigore del Decreto Ministeriale n.140 del 2014, che regolamenta la formazione obbligatoria dell'amministratore condominio sono ancora pochi coloro che, pur svolgendo l'attività, possono dimostrare di aver frequentato almeno un corso di aggiornamento annuale di 15 ore come prevede il decreto e ancor meno sono i condomini a conoscenza di tale obbligo». Lo denuncia l'ANAIP (Associazione Nazionale Amministratori Immobiliari Professionisti) che dal 1992 organizza corsi di formazione per amministratori di condominio.
«La formazione – sottolineano dall'ANAIP – rappresenta la componente principale per definire l'amministratore un professionista adeguatamente preparato per ottemperare alle molteplici incombenze che questa attività comporta. Per questo lo Statuto dell'Associazione prevede da sempre l'obbligo all'aggiornamento professionale annuale dei propri iscritti, potendo contare sui formatori del Centro Studi nazionale del quale fanno parte avvocati,commercialisti, tecnici e altre figure professionali, tutti specializzati in materia condominiale. Nei nostri corsi, il Referente Scientifico valuta con attenzione i requisiti dei formatori che insegnano, così come il rispetto dell'obbligo della frequenza e che l'attestato venga rilasciato solo al superamento di un esame vero e proprio da tenersi in sede. Con queste modalità si svolgerà ad Ischia, dal 26 al 28 giugno, anche il nostro prossimo corso di aggiornamento professionale a norma del D.M.140/2014 di 15 ore di lezione. Al fine di garantire adeguatamente il potenziale corsista e non meno l'utenza condominiale - concludono dall'Associazione - riteniamo che sarebbe opportuno che il Ministero della Giustizia vigilasse sul rispetto della procedura prevista dal Decreto per lo svolgimento dei corsi. Troppo spesso assistiamo al facile rilascio di attestati senza che venga sostenuto neppure l'esame finale previsto dall'articolo 5 del D.M. 140/2014, derubricato, ormai da molti, a banale “colloquio finale” tenuto, in più, anche online. A questo “mercantificio” sulla formazione l'ANAIP non ci sta, così come riteniamo che i condomini, nel loro interesse, non dovrebbero scegliere che a gestire il proprio patrimonio immobiliare siano amministratori improvvisati, senza le giuste competenze e i requisiti previsti per legge».