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Bica (Anammi) «maggiore vigilanza sui corsi di aggiornamento per amministratori»

dalla Redazione

Al SAIE di Bologna, l'Associazione, che rappresenta 13mila iscritti, lancia un appello a favore di un controllo concreto sulla formazione continua dei professionisti. Proliferano i corsi-truffa sul web ed i finti certificati on-line.
Maggiore vigilanza sui corsi di aggiornamento degli amministratori condominiali e sanzioni contro i “furbetti della formazione”. E' questo il messaggio alle istituzioni che Giuseppe Bica, presidente dell'ANAMMI, ha lanciato oggi, in occasione del Forum delle amministrazioni storiche del condominio, organizzato oggi al SAIE di Bologna.
“Invitiamo il Ministero della Giustizia a pronunciarsi sulla formazione degli amministratori, imponendo sanzioni certe a chi inventa corsi truffa e a chi vende certificati di formazione fasulli”, è l'appello del presidente dell'Associazione Nazional-europea degli AMMinistratori d'Immobili.
E' ben ricordare cha la riforma del condominio nel 2012 ha imposto la “professionalizzazione” dell'amministratore, stabilendo una serie di parametri che ridisegnano la figura dell'amministratore di condominio. Il successivo DM 140 del 2014 ha poi definito le modalità dell'aggiornamento continuo, divenuto obbligatorio, stabilendo il monte-ore minimo (pari a 15 ore) e la certificazione attestante la formazione conseguita dopo una verifica vis-à-vis.
Purtroppo, le due norme nulla dicono circa l'affidabilità degli enti formatori e la possibilità di controllo sull'aggiornamento effettivamente svolto. “L'impressione è che si sia voluto lasciare ai condòmini il compito di vigilare sulla serietà del professionista – chiosa il numero uno dell'ANAMMI -. Ma cosa può fare davvero il condomino per verificare che l'amministratore abbia assolto agli obblighi della formazione e sia in regola con le regole sulla professione? Ben poco”.
Purtroppo, il silenzio del legislatore ha favorito il proliferare di veri e propri corsi-truffa e la vendita di finti certificati, ottenuti on-line dietro pagamento. Pezzi di carta, scopiazzati sulla falsa riga dei certificati delle associazioni storiche. Anche le famose 15 ore sono spesso soltanto sulla carta.
“Ci sembra sacrosanto - sottolinea Bica - salvaguardare tutti gli amministratori onesti che, tra mille difficoltà, rispettano le regole. La stessa struttura che associazioni come la nostra hanno messo in piedi per attivare la formazione di 15 ore comporta impegno ed ha forti costi, che non pesano certo su chi ci fa concorrenza sleale”.
L'ANAMMI, in questo senso, è disponibile, come sempre, a collaborare con le istituzioni, per rendere sempre più seria e credibile la categoria. “Una formazione autentica è la tutela migliore per i nostri utenti finali, i condòmini – ricorda il presidente Bica – per questa ragione, in questa battaglia quotidiana, chiediamo di non essere lasciati soli”.