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Anammi: soci in crescita e nuovi progetti per gli amministratori di condominio

dalla Redazione

Bilancio positivo per l'Associazione, che ha tenuto la sua 23ma assemblea a Roma. Dal '98 ad oggi, il numero dei soci ha registrato aumenti da record. “Vogliamo continuare a crescere facendo crescere professionalmente anche il socio”, ha dichiarato il presidente Giuseppe Bica.
Numeri in crescita e nuovi traguardi per fornire ai professionisti del condominio servizi e assistenza a tutto tondo. E' il bilancio positivo della XXIII Assemblea dell'Anammi, l'Associazione Nazional-europea degli Amministratori d'Immobili, che si è tenuta a Roma, nella sede nazionale dell'Associazione, alla presenza dei presidenti delle sedi provinciali.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto – ha commentato il presidente Giuseppe Bica durante l'assemblea – perché, nonostante le difficoltà economiche degli ultimi anni, l'associazione è riuscita conquistare nuovi spazi. L'aumento degli associati conferma anche l'interesse per l'attività di amministratore condominiale, considerata ormai anche dai giovani una professione moderna, che apre prospettive importanti”.
I numeri presentati all'Assemblea parlano chiaro: dal '98 al 2015, si è passati da 4992 soci a 13770, registrando così una crescita pari al 175%. Il punto di svolta è nel 2008, quando gli iscritti superano le 10mila unità. “Non è un caso – ha spiegato Bica – che proprio in quel periodo, grazie alle direttive europee sulle professioni non regolamentate, si fa strada l'idea che l'amministratore debba essere un professionista serio e competente”.
La Legge 220 del 2012, che ha “professionalizzato” il ruolo dell'amministratore, ed il successivo decreto 140 del 2014 hanno impresso un'accelerazione a tale processo. “E' quello che l'Anammi ha messo in atto fin dai suoi primi corsi – ha osservato Bica – imponendo anche l'obbligo di formazione continua e la polizza di responsabilità civile professionale. Con la riforma del condominio, Il legislatore ci ha dato ragione, e così pure il mercato”.
L'assemblea ha anche rappresentato un momento di riflessione sul rapporto con i soci. “Vogliamo essere al fianco dei nostri associati – ha osservato Bica – l'idea è quella di far crescere l'associazione facendo crescere professionalmente l'iscritto. Quindi, pensiamo a consulenze sempre più mirate, a rafforzare i servizi, all'approfondimento delle tematiche più importanti per il professionista attraverso la formazione”.
Secondo i calcoli effettuati secondo il Sistema Qualità dell'Anammi, dall'aprile 2015 fino allo scorso mese, sono state fornite ai soci 67mila consulenze specialistiche, che hanno coinvolto gli esperti dell'Associazione in tutte le sedi: avvocati, commercialisti, geometri. “Intendiamo ripagare la fiducia che i professionisti ci hanno accordato – ha osservato il presidente Bica -. La sfida per il futuro è di fornire concrete possibilità di lavoro e, stando alle richieste del mercato, ciò sarà possibile se si valorizzeranno al meglio le capacità imprenditoriali degli aspiranti professionisti”. Secondo le stime dell'Anammi, a fine 2016 sarà possibile superare i 14mila soci.