Lavori & Tecnologie

Vendere l’energia fotovoltaica prodotta. Ora è possibile

Grazie all’accordo tra la start-up Revoluce e Fotovoltaico Semplice

di A.D’A.

Al via la seconda fase del piano industriale di Revoluce, la start-up italiana specializzata in “energia ricaricabile”, fondata nel 2016 da un gruppo di giovani del sud Italia. L'azienda ha abolito le bollette. Ogni utente paga ciò che consuma e può controllare la spesa in ogni momento, moltiplicando i numeri che legge sul contatore per il costo energetico del kWh.

La novità
Sono stati predisposti kit fotovoltaici per produrre energia autonomament e e generare ricchezza. L'energia ora non è più soltanto il carburante per far funzionare elettrodomestici e dispositivi digitali che abbiamo quanto mai utilizzato nei giorni di lockdown, ma diventa insomma una moneta di scambio.

Novità che a Revoluce hanno suggerito gli stessi utenti, coinvolti grazie alla possibilità di partecipare a sondaggi periodici, dirette Facebook e di inviare feedback che vengono letti personalmente dal Ceo & Founder Giuseppe Dell'Acqua Brunone. Alcuni utenti avevano espresso il desiderio di poter rivendere l'energia prodotta con i propri impianti fotovoltaici.

Sì agli agglomerati emergetici
Grazie anche ad alcune disposizioni contenute nel decreto Milleproroghe 2019, in cui l'Italia si adegua a normative europee, anche il nostro paese si sta muovendo verso agli agglomerati energetici. Assembramenti di case, gruppi di imprenditori confinanti, villette a schiera e condomini potranno installare impianti di autoproduzione. L'energia prodotta potrà essere consumata subito, rivenduta oppure stoccata ed essere usata in seguito.

Per poter realizzare il progetto, Revoluce ha sottoscritto una partnership con Fotovoltaico Semplice, il primo kit fotovoltaico italiano specializzato in installazioni presso abitazioni indipendenti. Dopo un'analisi della struttura e dei consumi, si opta per il kit fotovoltaico con cui si può iniziare a generare energia da consumare, stoccare e rivendere. In questo modo si crea la valuta energetica che potrà essere utilizzata in seguito o scambiata.

«L'autoproduzione energetica è una realtà molto diffusa in tanti paesi in Europa e nel resto del mondo, paesi che non godono nemmeno delle straordinarie condizioni climatiche che caratterizzano il nostro paese» ha detto Giuseppe Dell'Acqua Brunone.


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