Lavori & Tecnologie

La casa intelligente conquista le famiglie: spesa a 530 milioni

Crescita del 40% sul 2018. Best seller le videocamere, speaker ed elettrodomestici

di Enrico Netti - Edilizia e Territorio

Il bisogno di sentirsi sicuri in casa, il piacere di avere l'ultimo gadget che in dote porta più comfort, la necessità di risparmiare sulla bolletta energetica, la voglia di rinnovare l'ambiente "giocando" con le luci della stanza.

Così i dispositivi smart hanno conquistato gli italiani facendo balzare la spesa 2019 per i prodotti smart a 530 milioni, +40% sull'anno precedente. Una crescita trainata delle lampadine smart, quelle che cambiano colore e tonalità, videocamere di sorveglianza e serrature smart, i grandi e piccoli elettrodomestici e climatizzatori "intelligenti" per finire con gli home speaker, arena di sfida tra Google e Amazon.

Su questi dispositivi si è concentrata la maggiore parte della spesa delle famiglie italiane affascinate dagli oggetti smart.«Il mercato delle soluzioni per la casa intelligente cresce rapidamente e oggi mostra maggiore maturità, con offerte che si concentrano sempre più sui servizi e i bisogni che gli oggetti connessi possono soddisfare – spiega Angela Tumino, direttore dell'Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano che viene presentato oggi -. La spinta è arrivata dagli smart speaker che ora integrano funzionalità di e-commerce mentre come canale di vendita prende quota l'online e i venditori multicanale».

Contemporaneamente tra un utilizzatore su due cresce la consapevolezza verso i rischi per la privacy e la sicurezza. Così nelle case italiane i sensori per porte e finestre conquistano una quota del 16% seguono le telecamere (15%), smart speaker (14%) ma rispetto ad altri mercati d'europei spicca il gap.

Tra i big spender spiccano la Germania e il Regno Unito ex aequo con 2,5 miliardi di spesa seguiti dalla Francia con 1,1 miliardi ma al top ci sono gli Usa con 16,7 miliardi di euro.Intanto gli sforzi di chi sviluppa le piattaforme si concentrano sull'intelligenza artificiale alla base del riconoscimento vocale degli home speaker. Oggi cresce il numero dei dispositivi smart che scambiano tra loro i dati in tempo reale, primo passo per la creazione di nuove funzioni e servizi sempre più smart. Ecco che si spalancano le porte a nuovi servizi come, per esempio, il pronto intervento in caso di tentativo di effrazione o l'approvvigionamento automatico di quei prodotti come, per esempio, le bevande o i detersivi quando stanno finendo.

Le future evoluzioni si apriranno a una migliore interazione con gli utenti, permetteranno la diffusione di soluzioni per modicare la temperatura in casa in base alle abitudini e le condizioni ambientali in funzione di una migliore gestione energetica. 

Nuovi algoritmi "vigileranno" sulla sicurezza della casa grazie al riconoscimento facciale in grado di individuare gli estranei e nel caso inviando alert nel caso di figure sospette, oltre al rilevamento di comportamenti anomali mentre per i senior e le persone fragili gli occhi digitali analizzeranno il comportamento e gli altri parametri.Un'altra spinta alle vendite arriva dalle alleanze tra i grandi conglomerati hi-tech e i produttori di dispositivi che puntano alla creazione di uno standard unico. È quanto ha fatto la ZigBee Alliance con Apple, Amazon e Google per la creazione di uno standard unico per la casa connessa su cui nasceranno nuovi dispositivi interoperabili tra loro e che supportano gli assistenti vocali.

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