Lavori & Tecnologie

RentApp garantisce i canoni per otto anni grazie agli affitti brevi

RentApp diventa inquilino, di un contratto di affitto 4+4, ed è così l’unica controparte del proprietario. La società, poi, subaffitta l’immobile con lo short rent

di Adriano Lovera

L’affitto rende con la sicurezza del lungo periodo, ma l’appartamento cambia sempre inquilino grazie allo short-rent. È questa la formula originale, già sperimentata da altre realtà, con cui si propone sul mercato RentApp, una start up per ora attiva solo a Milano, impegnata fino a metà febbraio in un nuovo round di finanziamento su Crowdfundme.it.

Il meccanismo
RentApp diventa titolare, come inquilino, di un contratto di affitto di lungo periodo, generalmente 4+4, ed è così l’unica controparte con cui il proprietario si interfaccia. La società, dal canto suo, subaffitta l’immobile con lo short rent. «Il vantaggio è duplice – racconta Luca Orthmann, amministratore e co-fondatore della società –. Il proprietario concorda con noi un canone ragionevole che si aspetta di incamerare, ha la certezza dei pagamenti che gli deriva dall’avere una srl come controparte e per il resto può dimenticarsi dell’alloggio. Noi, invece, facciamo fruttare l’immobile grazie agli affitti brevi e per questa attività ci appoggiamo a un partner già rodato come CleanBnb, affidabile soprattutto nella gestione delle prenotazioni e nella calibrazione costante del canone corretto». Ed è proprio dai proventi dell’affitto breve, sottratta la remunerazione mensile da girare al proprietario, che deriva il margine sia di RentApp sia del partner.

La valutazione
Il business sta in piedi? «Siamo certi di sì, anche perché ci riserviamo di valutare e prendere in carico appartamenti che reputiamo interessanti, specialmente piccole metrature in zone strategiche. Per ora lavoriamo su Milano ma abbiamo già diverse segnalazioni in fase di valutazione altrove, come Roma, Torino, Trieste» aggiunge Orthmann. Detto in altre parole, con una gestione “spinta” sullo short rent il proprietario potrebbe ricavare di più. Ma per farlo avrebbe due strade: affidare a qualcuno il property management, che costa di solito una percentuale del 20%-30%, o occuparsi in autonomia di tutte le incombenze, attività remunerativa solo se condotta a tempo pieno.

Case da ristrutturare
Un altro tassello della proposta di RentApp è la ristrutturazione. «Grazie a un team interno di architetti, riqualifichiamo a nostre spese e in soli 30 giorni, appartamenti e ville fermi sul mercato, che hanno bisogno di una rinfrescata per diventare appetibili. Non parliamo di operazioni straordinarie, ma possiamo occuparci di muri, pavimenti, nuovo arredamento e in alcuni casi, per grandi metrature, possiamo considerare la suddivisione in due appartamenti. Tutte attività il cui costo viene considerato quando concordiamo il canone mensile con il proprietario», dice l’ad. Tra i fondatori della società c’è anche il club di business angel Seed Money, mentre senior advisor per la valutazione degli immobili è Ezio Bruna, fondatore di Sequentur (wealth management in ambito immobiliare per privati).

Il crowfunding
Il round di raccolta in crowdfunding punta ad almeno un milione di euro, con cui tra l'altro verrà sviluppato un algoritmo proprietario per l'analisi dei dati degli affitti a breve e lungo termine, così da determinare in tempo reale il prezzo di locazione corretto.

PER APPROFONDIRE

I rapporti con il condominio

I controlli fiscali

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©