Lavori & Tecnologie

La condensazione riduce i consumi del 30%

di M.C.V.

La caldaia a condensazione è l'evoluzione della caldaia a gas e funziona per combustione con un rendimento che (nel migliore dei casi) è pari all'efficienza del carburante immesso. Negli apparecchi a condensazione (rispetto a quelli che non lo sono) a parità di calore prodotto, diminuisce la dispersione, grazie a un meccanismo che consente il recupero di quella parte di calore latente “condensato”, che viene sprecato dalle caldaie tradizionali. Il consumo di gas, pertanto, per ottenere un analogo risultato in termini di riscaldamento di un ambiente, diminuisce anche del 30-35%. Il costo di questa tecnologia oggi è notevolmente ridotto (e agevolato fiscalmente con bonus del 5o% o del 65% a seconda dei modelli): è possibile acquistarla online anche a meno di mille euro (senza installazione). Per ciò che riguarda il dimensionamento, per un alloggio di 160 metri quadrati circa, basterebbe installare una caldaia con una potenza di 8-10 kW. Tuttavia, l’apparecchio che deve produrre anche acqua calda sanitaria, viene dimensionato su questo tipo di esigenza (l'acqua sanitaria deve raggiungere temperature molto più elevate). Per questa ragione in una unità immobiliare tipo vengono proposte caldaie intorno ai 24-30 kW di potenza. Diverso il discorso di un condominio, dove una caldaia centralizzata avrà dimensioni tanto maggiori in funzione delle dimensioni dell’edificio: il costo si aggirerà intorno ai 100 euro per ogni kW di potenza prodotto.

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