Lavori & Tecnologie

Klimahouse, novità a impatto zero

di Maria Chiara Voci

Architettonicamente belle. Energeticamente efficienti. Dotate di comfort: cioè capaci di far “stare” bene l'uomo che ci vive dentro. Sono le case protagoniste di Klimahouse, la Fiera internazionale dell'edilizia sostenibile e dei risanamenti, che ha inaugurato ieri a Bolzano la sua tredicesima edizione e proseguirà fino a sabato. Edifici che usano la tecnologia a servizio dell'abitare: un obiettivo nazionale e non più una nicchia riservata a chi, in Alto Adige, ha costruito un immobile certificato CasaClima.

Lo standard - nato ormai da quindici anni con quasi 14mila attestati all'attivo e che sul territorio altoatesino è obbligatorio per tutte le costruzioni nuove o riqualificate - sta diventando sempre di più un marchio di qualità in tutta Italia. Oltre 184 nel 2017 gli edifici che hanno ottenuto il sigillo fuori dalla Provincia di Bolzano: fra questi, ci sono condomini, non solo ville uni e bifamiliari; sono aumentate in rapporto le nuove costruzioni, segno anche di un mercato in ripresa; si distinguono alcuni progetti localizzati al Sud.

Uno fra tutti, il famoso palazzo multipiano Case di Luce di Bisceglie, fabbricato a zero impatto ambientale, che usa un innovativo composto di canapa e calce per garantire alte performance termo-igrometriche alle 42 famiglie residenti e che ha vinto il voto del pubblico all'ultima edizione dei CasaClima Awards di settembre. Altri, come Casa Atik, complesso residenziale che si sviluppa in prossimità del centro archeologico di Velturno, a Bolzano, o Casa IF nella valle di Brunico coniugano stile contemporaneo e attenzione alla tradizione, grazie alla scelta di facciate rivestite in legno di larice. Altri ancora, come Villa Capucchiera, in provincia di Modena, sono sintesi della rinnovata filosofia dell'agenzia di Bolzano, che oltre a concentrare tutta l'attenzione sulla predisposizione di involucri efficienti, ha avviato negli ultimi anni un'importante riflessione sulla scelta e sul corretto dimensionamento dell'impiantistica a servizio dello “stare bene” in casa. Che significa, non solo ottima temperatura, ma riduzione degli inquinanti e del rischio muffe, dell'umidità e miglioramento della qualità dell'aria.

Fino al risanamento a Merano di Villa Magdalena, che porta la firma di Werner Tscholl, architetto italiano dell'anno 2016 e protagonista insieme a Paolo Rocchi (che ha risanato il Palazzo delle Esposizioni a Roma), a Konrad Bergmeister per l'aspetto delle grandi infrastrutture e all'esperto di struttura Gian Michele Calvi della prima giornata del Congresso organizzato oggi in fiera e focalizzato sul tema dell'edilizia responsabile.

Di pari passo con la crescita della certificazione provinciale, si amplia anche il raggio di azione di Klimahouse. Che guarda sempre di più all'innovazione e all'incontro fra realtà consolidate e start-up (oltre al tradizionale premio di Trend gestito quest'anno con il Politecnico di Milano per insignire le aziende impegnate sulla qualità del prodotto, la seconda edizione dello Startup Award è dedicato a progetti sperimentali e d'avanguardia). E che si prepara - chiuso Bolzano - a viaggiare in Italia: dal 13 al 15 aprile la fiera sarà in Toscana nella nuova location del Nelson Mandela Forum e si occuperà di Smart cities mentre a novembre arriverà in Sicilia. «Esperienze sempre più consolidate - spiega Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano - e per le quali cresce la richiesta di pubblico e aziende espositrici. Sentiamo sempre più forte il compito di essere un punto di riferimento per la divulgazione di tecnologie e idee per un'edilizia responsabile. Oltre a essere il luogo deputato per incontri di business che noi definiamo “slow” ».

Dal livello della singola casa l'attenzione per la sostenibilità cresce anche alla pianificazione del territorio e delle sue infrastrutture: a due passi dalla fiera, nella cornice del nuovo NOI Techpark si è parlato ieri di mobilità del futuro a Klimamobility. Per la progettazione non solo di case, ma di città a “misura d'uomo”, dove tutto è pensato per garantire servizi di prossimità e ridurre il traffico di automobili

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