Lavori & Tecnologie

Efficienza energetica al primo posto nelle scelte per il riscaldamento

di Valeria Sibilio

Una recente ricerca promossa da Eurostat ha fotografato una Italia nella quale i cittadini sono più propensi a spendere per il proprio vestiario, la propria auto e per la qualità del proprio cibo che per i costi dell'abitazione, stimati nel 23,8 percento rispetto al 24,4 percento della media europea. Una società e-commerce di fai-da-te e giardinaggio, ManoMano.it , ha chiesto agli italiani quali siano le abitudini più diffuse per sfuggire al freddo della vicina stagione invernale.
A guidare la scelta degli acquirenti italiani in fatto di sistemi di riscaldamento sono l'efficienza energetica e la durata (8,9%), seguite dalla facilità di utilizzo (8%). Il 4,9% si concentra sulle rate mensili da pagare, mentre il 6,7% si preoccupa del prezzo all'acquisto. Il 7,1% tiene all'impatto ambientale, ma solo il 5,3% degli intervistati possiede un sistema di riscaldamento a energia rinnovabile (per il grafico cliccare qui ).
In merito all'aspetto green e dalle sue ripercussioni ambientali, prevale la disinformazione per ciò che riguarda le caratteristiche di ciascun sistema. L'80,5% ritiene, a torto, che le stufe a legna siano tra i sistemi più rispettosi dell'ambiente, non considerando che esse contribuiscono alla produzione di polveri sottili. Il 66,6% è convinto che un sistema di riscaldamento elettrico sia più economico.
Dalla ricerca emerge che la maggioranza degli italiani (64,8%) predilige i sistemi a gas o petrolio (riscaldamento centralizzato), seguiti da quelli alimentati a legna (camini, stufe) (27,4%) e quelli che sfruttano energie rinnovabili (pompe di calore, pannelli fotovoltaici) (5,3%).
Concentrandosi sull'aspetto demografico territoriale, le abitudini degli abitanti nel meridione non contemplano il riscaldamento a pavimento, i climatizzatori e le pompe di calore. La prima tipologia di riscaldamento è stata scelta dal 33,3% degli intervistati del Nord e dal 66,6% di quelli del Centro. I secondi sono invece particolarmente apprezzati dal settentrione (66,6%) insieme ai sistemi di riscaldamento centralizzato (64%) e ai classici termostati e regolatori di temperatura (58,6%). Nel Centro-Italia è alta anche la diffusione di caldaie, presenti nella zona con una percentuale del 50%. Al contrario, poco diffuse le stufe elettriche (22,4%), il cui 53,7% si trova invece al nord. Il 50% degli intervistati del Centro dichiara di affidarsi a sistemi di riscaldamento non convenzionali, così come il Nord, mentre il Sud rimane fedele ai metodi più classici: caldaie, generatori d'aria calda e radiatori ad acqua calda sono presenti in percentuale del 25%.
I dati confermano la tendenza degli italiani a risparmiare sul riscaldamento: la maggioranza (32%) dichiara di spendere tra i 50 e i 100 euro sulla bolletta, seguita da chi sborsa tra i 100 e i 150 mensili (26,7%), mentre il 14,5% spende più di 200 euro al mese. Ampliando la ricerca in ambito europeo, traspare che gli spagnoli amano camini e stufe, i francesi le caldaie e gli abitanti del Regno Unito i radiatori elettrici.

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