Lavori & Tecnologie

Camini e stufe a prova d'inverno: i consigli di Habitissimo

dalla Redazione

Habitissimo, la piattaforma online leader in Spagna, Italia, Brasile e America Latina che mette in contatto domanda e offerta in tema di edilizia, ristrutturazioni e servizi per la casa, spiega come piccole attenzioni quotidiane e l'uso di prodotti adeguati per stufe e camini mettono al riparo da spiacevoli sorprese.

Scelta dei materiali e regolarità
Quando si parla di manutenzione di stufe e camini, la prima raccomandazione è la regolarità nel prendersi cura dell'apparato in questione. Una pulizia sistematica del vetro e delle varie componenti della stufa farà in modo di allungarne la durata e prevenire danni, mantenendola sempre in buono stato.
Molto importante è anche il materiale usato per la combustione, ovvero una legna stagionata in modo corretto. La legna migliore è quella che arde velocemente, perché evita l'accumulo di residui e incrostazioni, sia nella parte del vetro che all'interno della canna fumaria.

Interpretare i segnali
Quando è il momento di pulire stufe e camini? Interpretare i segnali che ci inviano è il primo passo per mantenerli in buono stato il più a lungo possibile.
Uno de segnali più evidenti di un malfunzionamento è la presenza di fumo all'interno della stanza, seguito dalla presenza di fuliggine in eccesso e la produzione di odori insoliti. Davanti a questo tipo di panorama, e dopo aver provveduto a pulire con scovolo e vari attrezzi, se la situazione non cambia, si raccomanda di rivolgersi a un professionista.
Pulire con cenere, ammoniaca o detergente?
Come anticipato, una buona manutenzione è fondamentale. Per mantenere pulito il camino nel quotidiano basta acqua, panno morbido, spazzola e paletta e magari un'aspirapolvere. Ovviamente se ci si vuole occupare personalmente di una pulizia più approfondita, bisognerà munirsi del kit pulizia per camini basico: prolunghe e scovoli di nylon di differenti misure.
Per chi vuole un rimedio naturale, la cenere è un prezioso alleato nella pulizia del vetro, mentre l'aceto diluito in acqua, l'ammoniaca e il bicarbonato di sodio sono da usare in caso di sporco persistente. In caso di sporco molto ostinato, facendo molta attenzione, il più efficace è il fosfato di sodio. Se invece volete affidarvi alla potenza della chimica, per la pulizia della canna fumaria, vetro e per tutte le parti del camino, esistono in commercio detergenti ad hoc.

Pulizia camini: dal basso all'alto, dall'alto in basso
Qual è il modo corretto per procedere alla pulizia della canna fumaria? La pulizia del camino dal basso avviene semplicemente con una spazzola con aste assemblabili che permettono il raggiungimento delle varie altezze necessarie.
Poi c'è la pulizia dall'alto, più complessa, che avviene dal tetto previa asportazione della parte finale del comignolo e chiusura completa della bocca del camino (altrimenti la stanza si riempirebbe di fuliggine). Anche in questo caso si usa una spazzola, ma con aggiunta di una corda per poterla utilizzare sia dal basso che dall'alto se si è in due. Questa soluzione permette una pulizia più completa, da ripetere almeno ogni due anni.

Manutenzione di un caminetto a legna
Per quanto riguarda invece la corretta manutenzione di un camino a legna, si inizia dal focolare, rimuovendo tutta la cenere e i ciocchi ormai spenti. Quando ci si occupa di queste operazioni bisogna prestare moltissima attenzione a due cose:
1) La carbonella deve rimanere all'interno del camino finché non smette di fumare, perché i suoi fumi ad altissima concentrazione di monossido di carbonio sono velenosi.
2) Una volta estratte dal focolare, le braci vanno lasciate almeno 24 ore in un contenitore metallico, per scongiurare il rischio di incendio.
Sono molto utili: carta abrasiva per rimuovere la fuliggine dai mattoni, spazzola, attizzatoio, paletta, pinze e vari panni e spugne. Per la manutenzione di questi attrezzi si consiglia l'olio di lino. Da considerare anche l'aspiracenere, uno strumento professionale pensato per resistere al calore.

Manutenzione stufa a pellet
Per la pulizia della stufa a pellet, in molti casi, si può contare sul tasto “pulizia stufa”. Quando è così non c'è altro da fare che premere il bottone, al resto ci penserà lei.
Se invece la stufa fosse sprovvista di questa funzione, allora bisognerà procedere manualmente. Nella parte sottostante vi è un cassetto che raccoglie tutte i residui di fuliggine e cenere, che va svuotato regolarmente. Poi bisogna pulire il vetro, per cui si raccomandano sostanze naturali, va benissimo l'acqua, e in caso non bastasse si può ricorrere come sempre a limone, aceto e bicarbonato.

Normative e sicurezza
Quando si parla di camini e stufe, non si può tralasciare la questione sicurezza e adempimento delle normative. Ad esempio, tutti gli impianti di riscaldamento devono avere una canna fumaria con diametro di 8 cm, la cui pulizia è obbligatoria.
Riguardo al tiraggio della canna fumaria di camini a legna, bisogna sempre stare attenti a come avviene la combustione della legna (il modo corretto è lentamente). In generale se la cappa è ben costruita, se la pulizia avviene in modo corretto e se non vi sono uscite di fumo sospette, significa che il funzionamento della canna fumaria procede correttamente.
Per ulteriori informazioni, per confrontarsi con la community, chiedere preventivi e trovare ispirazione: www.habitissimo.it .

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©