Lavori & Tecnologie

Le scelte delle Regioni

di Raffaele Lungarella

1. Abruzzo

La normativa statale non è stata integrata con quella regionale e questa mancata ricognizione priva i tecnici dei Comuni e i professionisti di un quadro normativo al quale riferirsi con certezza. Il termine entro cui i Comuni devono adeguare i regolamenti non è ancora definito, poiché la finanziaria regionale 2019 ha stabilito che la giunta entro il prossimo 31 dicembre detti i criteri per il recepimento.

Delibera 28 dicembre 2017, n. 850

Delibera 1° agosto 2018, n. 552

2. Basilicata

La regione ha recepito lo schema di regolamento tipo con l'indicazione delle norme regionali alle quali riferirsi. Le 42 definizioni dei parametri edilizi non sono state modificate, se non con l’indicazione di quelle rilevanti nella definizione degli strumenti urbanistici comunali. I procedimenti e gli strumenti urbanistici adottati o approvati prima della pubblicazione del regolamento tipo regionale seguono le vecchie norme.

Delibera 31 maggio 2018, n. 471

3. Calabria

I comuni che al momento dell’approvazione della delibera regionale avevano in corso la redazione del piano strutturale devono recepirlo con il varo del regolamento edilizio urbanistico. La regione ha recepito lo schema di regolamento tipo senza modificare le 42 definizioni uniformi dei parametri edilizi. Né è stata integrata la normativa statale con quella regionale.

Delibera 21 dicembre 2017, n. 642

4. Campania

I procedimenti relativi a permessi di costruire, scia, sanatorie, piani attuativi e progetti unitari convenzionati in itinere al momento dell'adeguamento del regolamento edilizio da parte dei Comuni concludono il loro iter in base alla disciplina previgente. L’assessorato all'urbanistica ha avviato un’indagine per valutare lo stato di attuazione del regolamento regionale e per emanare un atto di indirizzo al fine di promuovere la sua applicazione uniforme.

Delibera 23 maggio 2017, n. 287

5. Emilia Romagna

La lista delle definizioni uniformi è di 59 voci anziché delle 42 previste dallo schema di regolamento tipo. Sono state definite voci quali: tetto verde, unità edilizia, indice di visuale libera, unità immobiliare. In alternativa alla riorganizzazione delle norme regolamentari di loro competenza in base allo schema regionale, ai Comuni è stata data la possibilità di procedere a integrazioni provvisorie.

Delibera 28 giugno 2017, n. 922

6. Lazio

La normativa statale è stata integrata con le norme regionali. Per una corretta interpretazione delle 42 definizioni dei parametri edilizi sono state elaborate norme tecniche di dettaglio il cui recepimento non deve però comportare la modifica delle previsioni dimensionali degli strumenti urbanistici vigenti. I Comuni non possono aggiungere altre voci, se non giustificate da particolari esigenze locali.

Delibera 30 dicembre 2016, n. 839

Delibera 19 maggio 2017, n. 243

7. Liguria

L’aggiornamento dei riferimenti normativi e l’adeguamento alle disposizioni regionali spetta agli uffici regionali. Lo schema regionale di regolamento si compone anche di indicazioni tecniche per favorire l’applicazione corretta delle definizioni, con una specifica attenzione a quelle che incidono sul dimensionamento delle previsioni urbanistiche.

Delibera 14 aprile 2017 n. 316

8. Lombardia

L’elenco dei 42 parametri dello schema tipo è stato allungato di tre voci: superficie scolante Impermeabile dell’intervento, altezza urbanistica, volume urbanistico. Le definizioni uniformi che incidono sui valori dimensionali diventano efficaci dal primo aggiornamento complessivo di tutti gli strumenti della pianificazione generale territoriale. La struttura regionale definirà le modalità di monitoraggio e verifica dell’applicazione.

Delibera 24 ottobre 2018,
n. XI/695

9. Marche

La legge individua le definizioni aventi incidenza sulle previsioni dimensionali contenute negli strumenti urbanistici e fornisce ai Comuni indicazioni tecniche di dettaglio per l’ interpretazione. I Comuni che nei loro regolamenti edilizi utilizzano come indici la superficie utile lorda o il volume devono sostituirli con la superficie totale o con il volume totale delle definizioni uniformi. I piani urbanistici attuativi adottati e i procedimenti e avviati prima dell’adeguamento del regolamento seguono la normativa precedente.

Lr 3 maggio 2018, n. 8

10. Piemonte

Le difficoltà segnalate dai Comuni hanno indotto la regione a prorogare al 30 novembre il termine per adeguare i regolamenti allo schema tipo regionale. Ai Comuni è lasciata la possibilità di individuare requisiti tecnici integrativi. Sono state introdotte due nuove definizioni uniformi: indice di densità territoriale e indice di densità fondiaria.

Delibera 28 novembre 2017, n. 247 – 45856

11. Puglia

La delibera con lo schema di regolamento tipo è la quarta che la giunta approva in materia. I parametri edilizi dai 42 dello schema tipo sono diventati 53. Tra le altre definizioni, quelle di superficie di vendita di un esercizio commerciale, tetto verde, serra solare. Sono stati dettagliati gli spazi da escludere dalle superfici utili e accessorie e quelli che vanno considerati superfici non residenziali. Per alcuni parametri sono riportate le specificazioni applicative.

Delibera 11 aprile 2017, n. 55

Delibera 4 maggio 2017, n. 648

Lr 18 maggio 2017, n. 11

Delibera 21 dicembre 2017, n. 2250

12. Toscana

Il quadro delle definizioni uniformi è stato integrato con la definizione di altri quattro parametri edilizi: indice Insediativo residenziale, superficie edificabile o edificata, volume edificabile o edificato, volume virtuale. L’elenco delle disposizioni in materia edilizia è pubblicato sul sito web regionale. Il regolamento tipo regionale è diventato efficace il 23 settembre 2018 con l’entrata in vigore del nuovo regolamento in materia di unificazione dei parametri urbanistici ed edilizi per il governo del territorio.

Delibera 21 maggio 2018, n. 524

13. Veneto

I Comuni possono adottare provvedimenti per passare dai parametri previsti negli strumenti urbanistici vigenti alle nuove definizioni unificate in modo da assicurare l’invarianza delle previsioni quantitative degli strumenti urbanistici comunali. Gli uffici regionali devono integrare e modificare la raccolta delle disposizioni statali e regionali pubblicata sul sito web della regione e realizzare il monitoraggio dell’attuazione del regolamento edilizio regionale.

Delibera 22 novembre 2017, n.1896

Delibera 15 maggio 2018, n. 669

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