Lavori & Tecnologie

Impianti a gas, le responsabilità in caso d’incidente

di Giulio Benedetti

I recenti e luttuosi episodi di cronaca indicano alla pubblica opinione il pericolo nell'uso disattento o imprudente del gas per uso domestico e similare e in particolare evidenziano i seguenti aspetti problematici che meritano approfondimento ed adeguata riflessione in quanto non adeguatamente resi noti al pubblico :
- a) il metano , a differenza del gas città in uso fino ad un ventennio fa all'interno delle nostre abitazioni , ha scarse doti di intossicare gli individui , per cui la triste pratica di utilizzarlo per compiere il suicidio è spesso inidonea a tal fine ed in realtà sovente cagiona danni e lesioni e la morte a terzi soggetti indifesi ;
- b) il metano allorquando si mescola con l'aria crea un'atmosfera esplosiva con una potenzialità distruttiva pari a quella degli esplosivi utilizzati a fini bellici ed è particolarmente insidioso quando , all'interno di un ambiente invaso , vengono utilizzati impianti elettrici scoperti e che possono generare scintille ;
- c) le strutture murarie costruite in cemento o in calcestruzzo proprio per la loro maggiore resistenza e minore elasticità , rispetto ad altri materiali edilizi quale il legno o i mattoni, in caso di deflagrazione di metano amplificano i danni e di deleteri effetti dell'esplosione stessa ;
- d) l'impianto alimentato a gas combustibile qualora sia sottoposto ad un uso intenso ( come quando viene utilizzato per produrre copiosa acqua calda per effettuare un bagno) , se è posto in un ambiente inidoneo quale una camera da letto, oppure non è tenuto in buone condizioni di manutenzione , è privo di idonea aerazione , o è collegato ad una canna fumaria ostruita o non costruita a norma , oppure è posto in un locale privo di apertura di ventilazione , in presenza perfino di una sola di tali condizioni , aspira l ‘ossigeno dall'ambiente e cede allo stesso monossido di carbonio;
- e) il monossido di carbonio si fissa all'emoglobina impedendo l'ossigenazione del corpo e quindi cagiona un'intossicazione che può essere curata soltanto con la terapia iperbarica e non con una passeggiata in montagna ;
- f) l'intossicazione da monossido di carbonio si manifesta con emicrania , torpore e successivo svenimento ed è potenzialmente mortale se l'intervento di salvataggio non è tempestivo e le cure non sono immediate ;
- g) il monossido di carbonio è inodore ( come il metano che viene odorizzato con sostanze , come il mercaptano per evidenziare eventuali fughe) e spesso , se i locali invasi non sono prontamente areati , i soccorritori incorrono negli stessi rischi delle persone intossicate;
- h) compiti assai delicati sono riservati ai medici ed al personale di pronto soccorso che intervengono nella scena di un'esplosione di gas o di intossicazione da monossido di carbonio: in entrambi i casi gli interventi sono assai pericolosi e non sempre è facile ed evidente riconoscere le predette intossicazioni ed intervenire di conseguenza con le prescritte terapie mediche ;
- i) l'impianto a gas difettoso o pericoloso deve essere sempre sottoposto soggetto a sequestro penale , ai sensi degli articoli 253 o 321 c.p. e degli articoli 1.3.5 della legge 6/12/1971 n. 1083, per evitare che il suo uso prolungato possa cagionare danni a persone o cose, e il sequestro deve essere mantenuto fintanto che l'impianto non sia stato successivamente messo in sicurezza.
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 12643/2018 ha rigettato il ricorso avverso una sentenza di condanna di due imprenditori che venivano condannati anche per omicidio colposo plurimo di sette operai dipendenti dalla loro impresa impresa che erano deceduto in conseguenza di asfissia acuta da intossicazione da monossido di carbonio e/o da cianuri.
La Corte condivide l'indirizzo giurisprudenziale per cui è censurabile in sede penale la condotta del datore di lavoro che avendo ricevuto in locazione i locali in cui si svolge la prestazione lavorativa , ometta di mantenere in buono stato di conservazione e di efficienza tali luoghi , a meno che non dimostri che l'esecuzione degli interventi di adeguamento sia stata resa impossibile dal comportamento del locatore (C.Cass. Sent. n. 50597/2013).Pertanto nel caso trattato gli imputati avevano l'onere di assumere preventivamente informazioni circa la rispondenza alla normativa prevenzionistica dei locali adibiti a luogo di lavoro e quindi , di procedere ai necessari adeguamenti a tal fine. Non è in alcun modo configurabile un'ipotesi di ignoranza inevitabile della legge penale o delle leggi extrapenali di riferimento . E' vero che a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 364/1988 l'ignoranza della legge penale, se incolpevole a cagione della sua inevitabilità , scusa l'autore dell'illecito ; tuttavia la giurisprudenza anche di legittimità afferma che, per il comune cittadino tale condizione è sussistente solo quando egli abbia assolto , con la normale diligenza , al cosiddetto dovere di informazione . Per affermare la scusabilità dell'ignoranza è necessario un comportamento positivo degli organi amministrativi o un complessivo pacifico orientamento giurisprudenziale da cui l'agente abbia tratto il convincimento della liceità del comportamento tenuto (Sez. Unite Sent. n. 8154/19949. Si è anche affermata (C.Cass. Sent. n. 2149/1996) l'ipotesi di un soggetto sano e maturo di mente che commetta fatti criminosi ignorandone l'antigiuridicità è concepibile soltanto quando trattasi di reati che , sebbene presentino un generico disvalore sociale, non siano sempre e dovunque previsti come illeciti penali, ovvero di reati che non presentino neppure un generico disvalore sociale. L'imputata condannata , sia pure straniera , era da anni dimorante in Italia, aveva deliberatamente deciso di intraprendere l'esercizio di un'attività produttiva , assumendosene non solo gli oneri e i rischi economici, ma anche i correlativi doveri nei confronti dei dipendenti , ivi compresi quelli in tema di sicurezza e prevenzione degli infortuni; di tal che era suo onere di attivarsi perchè nei locali dell'azienda si operasse in sicurezza e si prevenissero i rischi connessi a infortuni o a incendi , attraverso l'adeguamento dei locali stessi alla normativa vigente.

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