Superbonus, Entrate e Mef confermano la linea di favore sulle pertinenze

Pertinenze e tetto di quattro unità. L'agenzia delle Entrate conferma l'interpretazione favorevole al contribuente, data nel corso dello speciale Telefisco. Quindi, le unità pertinenziali non vengono conteggiate nel limite di quattro unità, oltre il quale non è possibile accedere al 110% su parti comuni, mentre vengono considerate quando si tratta di calcolare i massimali di spesa.

Su questo principio arriva, quasi in contemporanea una conferma tripla. Prima l'agenzia delle Entrate è intervenuta con due interpelli, il n. 461 e il 464 . Ma, poi, anche il ministero dell'Economia, attraverso il sottosegretario Claudio Durigon, nel corso di un'audizione in commissione Finanze alla Camera ha affermato la stessa impostazione.Quindi, le Entrate spiegano che, «come chiarito in risposta all'interrogazione in Commissione Finanze n. 5-05839 del 29 aprile 2021», per la verifica del limite delle quattro unità immobiliari, «in assenza di specifiche indicazioni nella norma, si ritiene che le pertinenze non debbano essere considerate autonomamente anche se distintamente accatastate, tenuto conto della ratio della modifica operata dalla legge di Bilancio 2021».Quindi, può fruire del superbonus anche l'unico proprietario di un edificio composto da quattro unità immobiliari abitative e quattro pertinenze, che realizzi interventi finalizzati al risparmio energetico sulle parti comuni dell'edificio.

Questa impostazione non vale quando si parla del calcolo dei massimali di spesa. In quel caso, le pertinenze contano. Così – spiega l'agenzia delle Entrate – «in relazione agli interventi sulle parti comuni dell'edificio descritto nell'istanza, andranno considerate, ai fini della verifica del limite di spesa sui cui calcolare la detrazione, tutte le unità immobiliari di cui si compone l'edificio, incluse le pertinenze». Un doppio registro favorevole al contribuente.