Fisco

«Prorogare fino al 2024 il superbonus 110%»

La proroga e la stabilizzazione per il triennio 2022-2024 del superbonus energetico e sismico del 110% è un punto fermo delle risoluzioni votate da Camera e Senato per le priorità del Recovery Plan. Nel testo parlamentare si legge anche la raccomandazione al governo ad «ampliare l’incentivo anche alle strutture commerciali e turistiche». Se alle intenzioni politiche seguiranno i fatti, al superbonus dovrebbe andare una fetta non secondaria del capitolo Green del piano che l’Italia deve presentare a Bruxelles. Le voci delle scorse settimane accreditavano al superbonus una cifra molto consistente del Recovery Plan, dell’ordine dei 30 miliardi.

Il consenso intorno alla misura ideata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro e varata dal governo con la legge di bilancio 2020, è pressoché totale.

Ieri è stato il Consiglio nazionale degli architetti a fare pressing perché la risoluzione parlamentare trovi un approdo nel Recovery Plan. «Riteniamo fondamentale - dice una nota del Consiglio - che il superbonus 110% assuma carattere permanente. Occorre trasformare questa splendida intuizione del Governo in realtà. Il superbonus è lo strumento che può far ripartire davvero l'edilizia e l'economia, incidendo positivamente sul mercato del lavoro e dei professionisti».

Parole di apprezzamento anche dall’Unione europea cui spetta poi l’ultima parola anche sul Recovery Plan italiano. La commissaria Ue all’energia, l’estone Kadri Simson, ha inserito il superbonus italiano fra alcune limitate misure in tema di risparmio energetico assunte dai Paesi membri e fortemente apprezzate dall’Unione.

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