Fisco

Fraccaro: «Il superbonus sarà un volano per crescita e investimenti green»

Le famiglie avranno la possibilità di detrarre dalle tasse negli anni successivi all’investimento un ammontare superiore alla spesa sostenuta o di cedere il credito all’impresa

di G.Sa.

Riccardo Fraccaro lavora da settimane, in silenzio, alla norma che può far ripartire gli investimenti privati in edilizia, proprio da quel lato del recupero abitativo e urbano che in questi anni è cresciuto, salvando un pezzo importante del settore in crisi. Il sottosegretario a Palazzo Chigi ha messo a punto un testo largamente condiviso con il ministero dell’Economia e con i ministri competenti.

Sottosegretario Fraccaro, perché il potenziamento dell’ecobonus e del sismabonus? Che risultati vi aspettate?

Abbiamo due esigenze fondamentali da coniugare. Da una parte dobbiamo stimolare rapidamente la domanda per superare l’emergenza anche economica creata dal coronavirus. In particolare dobbiamo stimolare la domanda interna perché l’export che ha sempre trainato l’Italia ha oggettive difficoltà in questo momento. Dall’altra parte c’è il tema altrettanto impellente della sostenibilità per far fronte ai cambiamenti climatici: abbiamo un impegno morale verso le giovani generazioni a cambiare il sistema produttivo per renderlo sostenibile, considerando che gli investimenti in green economy sono anche quelli che danno maggiore occupazione.

Perché l’edilizia come priorità?

Perché è un volano per la crescita economica. Il passato ci insegna che il settore con il più alto effetto moltiplicativo è stato l’edilizia: basta guardare al boom economico del dopoguerra trainato proprio dall’edilizia. Ma ora quel settore va indirizzato alla sostenibilità: pensiamo a un’edilizia che non sia più consumo di suolo e costruzione di nuovi edifici ma ristrutturazione e messa in sicurezza degli attuali. Quindi ho lavorato a un superbonus che mettesse insieme due strumenti già funzionanti, ecobonus e sismabonus, e li portasse all’estremo con uno sconto del 110%. Mi fa piacere vedere che nella maggioranza c’è una larghissima condivisione su questa idea di progresso.

Come funzionerà il superbonus?

In prima battuta, le famiglie avranno la possibilità di detrarre dalle tasse negli anni successivi all’investimento un ammontare superiore alla spesa sostenuta. Ma noi abbiamo anche introdotto la cedibilità senza limiti di questo credito di imposta e anche la bancabilità, cioè la possibilità di cederlo alle banche. Quindi una famiglia può decidere di detrarre negli anni successivi un importo superiore alla spesa oppure cederlo all’impresa che fa i lavori tramite uno sconto in fattura che ti consente di fare i lavori senza pagare nulla. Poi sarà l’impresa a pagare meno tasse o scontarlo e cederlo a sua volta alla banca o a qualsiasi altra impresa che abbia capienza fiscale.

Quali interventi saranno com presi nell’agevolazione?

Agevoliamo gli interventi strutturali compresi nel sismabonus e nell’ecobonus, così da incentivare i progetti più importanti, ma in più chi avvierà questi lavori beneficerà del superbonus anche per il fotovoltaico, gli accumulatori, l’isolamento delle pareti, gli impianti di riscaldamento a pavimento, gli infissi e tutti gli altri interventi di riqualificazione energetica. L’obiettivo è consentire alle famiglie di migliorare la qualità della vita all’interno dell’abitazione e la prestazione energetica degli edifici, con un beneficio anche sulle bollette. Vogliamo mettere un pannello solare sulle case di tutti gli italiani, renderle più confortevoli, più sicure, più antisismiche e più ecosostenibili. Ma puntiamo anche a un beneficio generale per la collettività.

Quale?

Prima del coronavirus abbiamo visto che chiudevano al traffico le grandi città per l’inquinamento superiore ai livelli fissati. Questo non può più essere tollerato e allora la parola chiave è crescere in un mondo più ecosostenibile. Con questo strumento, per esempio, incentiviamo la creazione in casa o nel condominio della ricarica per le batterie e elettriche delle auto. E coinvolgiamo anche le case di edilizia popolare con ulteriore beneficio per l’aspetto delle periferie delle nostre città. Quindi con questo progetto non solo ridefiniamo l’immagine delle nostre abitazioni ma anche lo sviluppo delle nostre città. Stimoliamo la domanda ma la indirizziamo a vantaggio di tutti.

E le imprese cosa avranno?

Avremo più lavoro per le grandi imprese ma anche per le piccole e medie imprese su tutto il territorio. Creiamo la domanda per una filiera innovativa. Ma è un progetto che chiede la collaborazione di tutti, proprio come per uscire dal coronavirus. Quelli della green economy sono sistemi circolari in cui tutti sono chiamati a fare la propria parte: lo Stato fa la parte con questo incentivo, le imprese dovranno fare i lavori a regola d'arte, le famiglie controlleranno che questi investimenti siano fatti in modo corretto, il sistema bancario finanzierà le imprese.

C’è la possibilità di arrivare al 110% anche per chi rifarà le facciate.

Stiamo pensando di portare nel superbonus anche questo incentivo già esistente ma solo se sarà parte di un progetto più complessivo che rende l’edificio più sostenibile, meno energivoro. Quindi non solo una mano di vernice ma magari anche il cappotto termico.

C’è anche l’ipotesi di una superdetrazione al 90% per chi sottoscrive una polizza anticalamità.

Una ipotesi che stiamo ancora valutando e che pensiamo soprattutto per chi vive in zona sismica. Ma anche qui deve essere parte di un progetto complessivo che prevede l’attivazione del sismabonus. Da una parte finanziamo i lavori per mettere in sicurezza, dall’altra acceleriamo i tempi per eventuali ristori. Non è un obbligo ma una possibilità. C’è un beneficio anche per lo Stato che sarebbe sgravato dal ristoro.

C’è anche da semplificare le procedure e accelerare i tempi per l'approvazione dei progetti?

Si può ancora semplificare ma già allo stato attuale questo intervento possono partire velocemente. Potremo prevedere in futuro ulteriori semplificazioni ma non sono necessarie per partire. Intanto lavoriamo al decreto che faremo a maggio e a semplificare le procedure per investimenti in infrastrutture materiali e immateriali di questo Paese.

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