Fisco

Il decreto liquidità non cancella l’indennità dei 600 euro per gli amministratori

di Francesco Schena

Indennità si, indennità no. È stato questo il dubbio che ha rimbalzato, sui media e sui social, immediatamente dopo la pubblicazione dell'ultimo decreto-legge 23/2020 di ieri.

Molti i titoli che davano l'indennità dei 600 euro come cancellata per i titolari di partita Iva perché da riconoscersi soltanto ai professionisti iscritti alle casse private, proprio per effetto di una precisazione del nuovo decreto-legge. In altri termini, niente indennità per l'amministratore di condominio iscritto alla gestione separata. Ma è proprio così?

La norma che la prevede
In realtà, l'indennità dei 600 euro per i liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e per i lavoratori titolari di apporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, è prevista dall'articolo 27 del Dl 18 del 17 marzo 2020.

Quella per gli altri professionisti, invece, come avvocati, commercialisti e ingeneri, è l'indennità che rientra nel più ampio fondo per il reddito di ultima istanza, prevista dall'art. 44 dello stesso Dl 18, proprio al sostegno del reddito degli iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui ai decreti legislativi 30 giugno 1994, n. 509 e 10 febbraio 1996, n. 103.

Ora, tornando all'ultimo decreto del 9 aprile, l'articolo 34, precisa come, ai soli fini del riconoscimento dell'indennità di cui all'articolo 44 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, i professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, debbano risultare non titolari di trattamento pensionistico e iscritti in via esclusiva. In altri termini, è l'indennità per le professioni ordinistiche con cassa che sarà riconosciuta soltanto a coloro che non risulteranno iscritti ad altre forme di trattamento pensionistico.

Gli amministratori di condominio
Questi riceveranno regolarmente l'indennità dei 600 euro per il mese di marzo - salvo sorprese dell'ultim'ora - e a condizione di risultare iscritti esclusivamente alla gestione separata e non anche ad altre forme di previdenziali obbligatorie.

A bene vedere, dunque, il rischio di non ricevere alcunché lo corre l'amministratore di condominio che, svolgendo anche altra professione con cassa di previdenza privata obbligatoria, risulti iscritto anche alla gestione separata.

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