Fisco

Ecobonus cedibile all’impresa anche se il proprietario risiede all'estero

Ok dell'Agenzia delle Entrate alla possibilità di cedere il credito a fornitori ed esecutori ma non a banche o intermediari

di Massimo Frontera - Edilizia e Territorio


L'Agenzia delle Entrate ammette la cessione del credito per interventi di riqualificazione energetica riferiti alle parti comuni condominiali anche da parte dei proprietari che hanno residenza all'estero. Il parere si legge nella risposta n.2 5, pubblicata il 5 febbraio scorso , al quesito di un proprietario immobiliare residente negli Stati Uniti.

Quest'ultimo prospettava la possibilità di beneficiare dello sgravio e, non essendo un soggetto "incapiente", riteneva anche di poter cedere il credito all'imprese esecutrice dei lavori.

Il sì delle Entrate
Positiva la risposta delle Entrate: «L'istante - si legge nella conclusione del parere n.25 - ha diritto a fruire della detrazione prevista per gli interventi in esame, di conseguenza, può cedere il credito corrispondente alla detrazione, per la quota a lui imputabile, spettante per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici richiamati nell'art. 14 del decreto legge n. 63 del 2013, effettuati sulle parti comuni dell'edificio, ai fornitori che hanno effettuato gli interventi nonché ad altri soggetti privati».

Banche escluse
«Tale credito - aggiunge l'Agenzia - non può essere ceduto, invece, a banche e agli intermediari finanziari poiché l'istante non è un contribuente che ricade nella c.d. no tax area, intendendosi per tali i soggetti che si trovano nelle condizioni di cui all'art. 11, comma 2, e all'art. 13, comma 1, lettera a), e comma 5, lettera a), del TUIR».
La risposta n. 25 dell'Agenzia delle Entrate

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