L'esperto rispondeFisco

La società rivende una parte della casa adibita ad affittacamere

Una società commerciale ha acquistato quattro anni fa un immobile a uso abitativo da adibire ad attività di affittacamere, iscrivendolo in bilancio tra le immobilizzazioni materiali, senza effettuare ammortamenti in quanto non entrato in funzione. Ora la società ha la possibilità di vendere, previo frazionamento, una parte dell'immobile (uno dei locali ad uso deposito). Si chiede di sapere con quale criterio determinare la plusvalenza che si realizzerà con la cessione, tenendo conto che l'acquisto è stato effettuato a corpo per l'intero immobile

di Michele Brusaterra

La domanda

Una società commerciale ha acquistato quattro anni fa un immobile a uso abitativo da adibire ad attività di affittacamere, iscrivendolo in bilancio tra le immobilizzazioni materiali, senza effettuare ammortamenti in quanto non entrato in funzione. Ora la società ha la possibilità di vendere, previo frazionamento, una parte dell'immobile (uno dei locali ad uso deposito). Si chiede di sapere con quale criterio determinare la plusvalenza che si realizzerà con la cessione, tenendo conto che l'acquisto è stato effettuato a corpo per l'intero immobile

A cura di Smart24 Condominio

Tenuto conto che le plusvalenze da cessione risultano dalla differenza positiva tra prezzo di cessione e costo di acquisto, per la fattispecie descritta nel quesito è necessario determinare il costo di acquisto relativo al deposito frazionato e successivamente ceduto. Si ritiene che un criterio valido in tal senso sia quello di proporzionare il costo di acquisto alle due rendite catastali risultanti dal frazionamento dell'immobile.

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