Fisco

Nell’Isa dell’amministratore le spese dei condomìni

di Glauco Bisso e Saverio Fossati

La Sose (Soluzioni per il Sistema Economico, partecipata da Economia e Banca d’Italia) risponde alle domande di due amministratori di condominio che , tramite il Quotidiano del Sole 24 Ore - Condominio, hanno chiesto informazioni sui punteggi a loro attribuiti dagli Isa. Entrambi non raggiungono la sufficienza e sarebbero esposti a maggiori controlli e questo soprattutto per l’ammontare delle spese ordinarie dei condomìni gestiti.

La risposta del Sose è chiara: «Essendoci una relazione diretta tra volume delle spese e numero di condomini e presenza di beni e/o servizi amministrati è da ritenersi un elemento imprescindibile nella valutazione dell’attività economica del contribuente. Tuttavia il risultato economico dell’attività dell’amministratore non si esaurisce con l’applicazione del coefficiente di stima della voce di spesa in oggetto, bensì, come si evince da quanto suesposto, da una valutazione più ampia delle caratteristiche specifiche del soggetto che rilevano alla formazione dell’insieme degli indicatori elementari. Ampia risonanza infine deve essere riservata all’introduzione del coefficiente individuale nell’ambito della nuova metodologia di stima delle basi imponibili. Tale coefficiente misura le differenze nella produttività de l professionista o dell’impresa sulla base dei dati riferiti alle annualità di imposta precedenti a quella di applicazione. L’amministratore avrà pertanto riconosciuta una funzione di stima personalizzata che sarà espressione anche di quegli aspetti non altrimenti valutabili quali, ad esempio, il suo prestigio e e le sue abilità di competenza». La risposta è stata condivisa dalla Sose anche con l’agenzia delle Entrate.

Obbligatorio, quindi, per gli amministratori di condominio indicare l’ammontare delle spese gestite (anche se ordinarie) e in modo veritiero. I dati degli enti delle forniture di gas, energia ed acqua, che rappresentano circa il 70% delle spese dell’edificio, sono comunicati ogni anno direttamente dagli enti all’agenzia delle Entrate e quindi facilmente verificabili. Nello stesso modo i dati degli altri fornitori soggetti a ritenuta o indicati nel quadro AC.

Molto interessante l’inciso finale sul riconoscimento della «stima personalizzata» che passerà dal «coefficiente individuale», un parametro destinato a tradurre in termini statistici l'andamento del comportamento economico individuale del singolo contribuente negli otto anni precedenti. Così, per esempio, se il coefficiente individuale relativo alla stima dei compensi o quello del valore aggiunto per addetto si sono attestati su valori elevati rispetto alla platea dei contribuenti ricompresi nell'Isa applicato, sarà necessario rispettare la media storica affinché il punteggio di affidabilità del 2018 non ne risenta.

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