Fisco

Cessione ecobonus, comunicazione entro oggi

di Luca De Stefani

È oggi ultimo giorno per presentare all'agenzia delle Entrate la comunicazione (modello Ccire) per le cessioni, effettuate dal 1° gennaio 2018 e fino a oggi, dei crediti spettanti per le spese «sostenute» nel 2018 (cioè pagate con bonifico «parlante» per i privati o di competenza per le imprese) per gli interventi sul risparmio energetico «qualificato» agevolati al 50% o al 65% su singole unità immobiliari (si veda anche il Quotidiano del Sole 24 Ore - Condominio del 6 luglio scorso ).

In questo modo, dal 5 agosto 2019, il cessionario potrà utilizzare il credito, in dieci quote annuali in compensazione in F24, con codice tributo 6890. Il modello Ccire, però, non può essere presentato da parte di un intermediario abilitato per conto del contribuente cedente.

Se il cessionario del credito è proprio il fornitore dei lavori che hanno generato il credito stesso, è possibile (ma non è obbligatorio) che il bonifico «parlante» venga effettuato al netto del prezzo di cessione (risposta 4 delle Entrate a «Dichiarazioni24» del 31 maggio 2019). Il bonifico va fatto al lordo, invece, se la cessione del credito viene effettuata a un altro fornitore o ad altri soggetti abilitati a riceverlo.

Se all’intervento hanno partecipato più fornitori, la detrazione oggetto di cessione (anche verso più cessionari) è pari «all’importo complessivo delle spese sostenute nel periodo d’imposta nei confronti di ciascun fornitore», quindi, è possibile scegliere di cedere, ad esempio, solo la detrazione generata dai pagamenti effettuati, in uno specifico anno, verso un solo fornitore e di non cedere, invece, quella generata dai pagamenti effettuati agli altri fornitori o allo stesso fornitore in un altro anno. Ad esempio, in presenza di due fornitori è possibile anche cedere solo il credito corrispondente alla detrazione spettante per le spese sostenute nei confronti di uno dei due fornitori disposto ad acquisire il predetto credito (risposta 3 a «Dichiarazioni24»).

Inoltre, se per lo stesso fornitore sono stati effettuati due bonifici «parlanti», uno nel 2018 e l’altro nel 2019, è possibile scegliere di cedere il credito generato nel 2018 entro oggi, inviando la comunicazione entro oggi, e quello generato nel 2019, con la comunicazione Ccire da inviare entro il prossimo 28 febbraio 2020 ovvero, in alternativa, si possono comunicare le due cessioni dei due crediti, corrispondenti ai due bonifici, all’interno del modello Ccire relativo all’anno della fine dei lavori (cioè relativo al 2019, da inviare entro il 28 febbraio 2020, se la fine del lavori avviene nel 2019). Il bonifico del 2018, infatti, può generare, per scelta, il credito nell’anno della fine dei lavori e non quando viene effettuato. Ciò in analogia a quanto previsto dall’articolo 4, comma 1 quater, del Dm 19 febbraio 2007, dalla risoluzione 295/E/2008 e dalla Faq dell’Enea del 24 luglio 2017, n. 28.

Nel modello Ccire va barrata la casella con la «tipologia di intervento» che è stato effettuato detraibile al 50% o al 65%. Viene, però, precisato che deve essere «barrata solo una casella», pertanto, se sono stati effettuati più interventi agevolati, devono essere presentati altri moduli per comunicare le cessioni degli altri crediti.

Dovevano essere inviate lo scorso 8 marzo 2019, invece, le comunicazioni per le cessioni dei crediti dell’ecobonus sulle parti comuni condominiali.

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