Fisco

Guerra in Tribunale su B&B e Airbnb

di Eugenia Parisi

Casa vacanza o alloggio, B&B, Day Break Hotel, affittacamere e alloggio temporaneo: appartamenti in ambito condominiali e contemporaneamente adibiti all'alloggio di individui non residenti e di passaggio. Una consuetudine che generare un discreto contenzioso: solo in novembre dal Tribunale di Milano (città dove proliferano queste situazioni) sono arrivate due importanti sentenze.

La sentenza 11275/2018 (giudice Caterina Spinnler) ha ritenuto compatibile con il regolamento condominiale l'attività imprenditoriale di casa vacanza: la convenuta, infatti, è riuscita a dimostrare che l'attività esercitata nei propri privati appartamenti consisteva nel concedere in godimento i locali per soggiorni di varia durata con la sola messa a disposizione di arredamento, connessione wi-fi, aria condizionata ed un servizio - a chiamata - di concierge 24h/24. Queste caratteristiche, quindi, non possono essere assimiliate a quelle caratterizzanti le attività espressamente vietate e previste dal regolamento condominiale (albergo, pensione o locanda) perché l'assenza di servizi quali il cambio biancheria, il riordino e la pulizia giornaliera dei locali, la consegna delle chiavi per l'intera durata del soggiorno, unitamente alla mancanza di somministrazione di cibi e bevande, ne escludono i connotati.

Per la sentenza 11784/2018 (giudice Arianna Chiarentin) , invece, l'attività di Bed & Breakfast, organizzata in attività commerciale, contrasta con il regolamento contrattuale (richiamato nei rogiti) che prevede che gli appartamenti vanno destinati solo a uso abitazione civile e uffici: per il giudice al “passaggio” turistico non corrisponde il concetto di “abitazione”.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©