Fisco

Allo studio la proroga per tre anni dei bonus casa, spunta l’ ecoprestito

di Giuseppe Latour

Proroga per tre anni, fino al 31 dicembre 2021, per tutto il pacchetto degli sconti dedicati ai lavori in casa: ecobonus, bonus ristrutturazioni e relative diramazioni. Parte da questa pietra angolare il lavoro che governo e maggioranza stanno disegnando in questi giorni per mettere a punto la revisione delle detrazioni prevista, come ogni anno, nel disegno di legge di bilancio.

«I bonus casa - spiega Gianni Girotto (M5S), presidente della commissione Industria del Senato - storicamente vengono prorogati solo di anno in anno. Questo non dà una prospettiva certa a cittadini e imprese. Noi, invece, vogliamo dare un orizzonte temporale più ampio, che arrivi fino al 2021». La stabilizzazione degli sconti, però, non è l’unico piano di lavoro.

Un secondo fronte aperto riguarda la cessione dei crediti, oggetto già di molti interventi: di recente, l’agenzia delle Entrate è intervenuta con una circolare (11/E del 2018), che però ha previsto diverse limitazioni, come l’impossibilirà di trasferire il credito più di due volte o di cederlo direttamente a una banca. Tutte limitazioni che la manovra cercherà di rimuovere, per rendere il meccanismo ancora più efficace.

Il senso di questa misura è creare un sistema nel quale sia possibile realizzare gli interventi di ristrutturazione riducendo al massimo l’apporto di liquidità dei cittadini: anche chi ha poche risorse deve poter accedere agli sconti. «Puntiamo a introdurre l’ecoprestito - dice ancora Girotto -. È una forma di prestito nella quale un soggetto pubblico, come Cdp, dà ai cittadini a tasso agevolato una parte delle risorse necessarie ad avviare le opere. Servirà per chi vuole fare ristrutturazione o efficientamento senza avere i soldi a disposizione». Non è l’unica alternativa sul piatto: l’altra ipotesi è attivare una garanzia pubblica che consenta di abbattere di parecchio il costo del prestito bancario.

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